Avezzano. “Il mio progetto di amministrazione ha un obiettivo fondamentale: non lasciare indietro nessuno”: questa la ricetta di Antonio Del Boccio, candidato sindaco ad Avezzano per le amministrative di domenica e lunedì che decreteranno il nuovo primo cittadino.
“I cittadini con le loro esigenze quotidiane vanno tenuti in grande considerazione”, sottolinea Del Boccio, “soprattutto con un approccio pragmatico. Non bisogna pensare a fare semplice assistenzialismo ma tentare di attivare progetti che oltre a sostenere le persone in momenti di crisi, possano contemporaneamente dare loro gli strumenti per il recupero per uno status sociale”.
“Sono convinto che sia compito di ogni amministrazione comunale attivarsi nel potenziamento di un welfare di comunità”, precisa il candidato sindaco, “in grado di rispondere ai nuovi bisogni derivanti dalla persistente crisi economica e finanziaria, aggravata dalla pandemia, attraverso la realizzazione di servizi, programmi e progetti che non lascino nessuno ai margini della società”.
“Occorre collaborare con tutti i livelli istituzionali per permettere alle persone di recuperare quella dignità che solo l’autosufficienza attraverso un lavoro riesce a dare, riconoscendo innanzitutto il merito ed il talento dei giovani che si sono distinti nel percorso scolastico, con borse di studio e creando per gli stessi occasioni di contatto con le realtà produttive locali e della zona, favorendo ad esempio gli stage formativi”, continua Del Boccio, “particolare attenzione va posta alla disabilità, promuovendo la creazione di centri diurni in cui si offrano assistenza e progetti adeguati, da parte di personale qualificato, per aiutare le famiglie di soggetti con disabilità, dando loro la possibilità di percorsi riabilitativi, che ne valorizzino le diverse abilità. Insomma un servizio di formazione all’autonomia per agevolare l’inserimento nella comunità di persone diversamente abili, operando per migliorare il loro benessere”.
“Va infine attenzionato un problema in costante e preoccupante crescita”, conclude Antonio Del Boccio, “la violenza sulle donne e l’omofobia. Tutelare ed aiutare le persone vittime di stalking o di ogni altra forma di violenza, che avvengono anche in ambito familiare, deve essere un obiettivo di tutta la comunità, non bisogna lasciare sole le numerose persone coinvolte nelle più svariate situazione di violenza, che soffrono molto spesso in silenzio. Vanno attivati interventi preventivi, quali corsi anti-aggressione anche con il supporto psicologico di professionisti, in modo che i servizi sociali possano diventare anche in tali situazioni il punto di riferimento di tutte quelle vittime a cui va tesa una mano”.