Avezzano. Il Comitato interregionale “Salviamo la ferrovia Avezzano-Roccasecca” interviene in merito alle polemiche degli ultimi giorni riguardanti la ripresa del trasporto ferroviario in vista della riapertura delle scuole di settembre.
“A seguire quanto accaduto nei pochi giorni precedenti”, si legge nella nota, “ci preme chiarire che già dallo scorso mese di luglio lo scrivente comitato aveva avuto conferma dagli uffici regionali di Trenitalia circa l’impiego, in vista della ripresa della attività scolastica di settembre, di un numero sufficiente di vetture (almeno due) sui treni, oltre all’aumento dei posti offerti nel tratto Avezzano Capistrello e viceversa con la introduzione di quattro corse suppletive. Si tratta di mesi non facili, per nessuno di noi. La difficoltà di farsi trovare pronti risiedeva in particolare nel non conoscere come l’attività scolastica sarebbe ripresa. Nessuno poteva prevedere i numeri degli studenti, poiché il Ministero da un lato non aveva chiarito se sarebbero stati attivati dei turni, e nel caso se turni a giorni o a fasce orarie”.
“A questo va aggiunto”, sottolineano nella nota Emilio Cancelli, presidente del comitato e il vicepresidente Rosaria Villa, “che ampia autonomia è stata lasciata ai dirigenti scolastici, per cui se un dirigente con tante aule ampie e pochi ragazzi poteva scegliere di lasciare invariato l’assetto rispetto all’anno precedente, un dirigente con poche aule e molti ragazzi avrebbe potuto optare per i turni. Come noto a tutti i giorni 14 e 15 settembre sono stati pertanto una prova forte per la ripresa della attività scolastica e per tutti i servizi a supporto. Non si è sottratta alla prova neanche la Ferrovia Avezzano Roccasecca”.
“Nella giornata di lunedì ci sono stati riferiti disagi, in particolare da San Vincenzo e Balsorano, ultimi due comuni prima di Sora, a causa di una composizione con una sola carrozza sul treno utilizzato dagli studenti che dalla Valle Roveto erano diretti nella città volsca”, precisano, “Trenitalia dal lato suo confermava che dal giorno seguente sarebbero state ripristinate almeno due carrozze (circostanza poi verificatasi) che la percentuale di presenza, secondo il Dpcm del 7 settembre, è salita, comprendendo i posti in piedi, all’80%, su tutto il territorio nazionale, e che in ogni caso, se ci fosse necessità, integrerebbe un autobus a supporto”.
“Questo messaggio non vuole essere una difesa non richiesta”, chiariscono, “pur tuttavia si vuole informare la cittadinanza, i genitori, le amministrazioni che lo scrivente Comitato e Trenitalia già dai mesi scorsi si sono attivati per cercare di gestire una ripresa non facile e delicata, mantenendo sempre lato nostro la posizione di chiedere un efficientamento del servizio e dei mezzi, privilegiando sempre e comunque il vettore ferroviario rispetto a quello automobilistico, ma nel caso specifico contando su una solidarietà di tutti a gestire un frangente estremamente critico e nuovo per tutti noi”.
“Nella occasione, al riguardo, si esprime soddisfazione per il rinnovato interesse delle amministrazioni contando che questo possa tradursi da parte loro in una azione a livello regionale per chiedere una revisione del contratto di servizi con Trenitalia che fornisce il servizio per cui la Regione opta”, concludono, “con particolare riguardo all’aumento del numero di corse e al rinnovo del parco rotabile”.