Avezzano. Pochi giorni al voto e il tema della sanità tiene ancora banco. Come nel caso della conferenza stampa tenuta dal Partito Democratico quest’oggi. “Vogliamo ricordare quale è il nostro obiettivo e punto di vista sulla sanità di Avezzano e della Marsica”, ha introdotto Francesco Piacente, segretario provinciale del Pd. “Ospedale di Avezzano è priorità, così come la sua sicurezza e lo sblocco dei fondi da impiegare su di esso. Assenza di primari e situazione pronto soccorso sono problemi le cui criticità non sono più rimandabili. Una proposta? Le aree grigie vanno tolte, con i tamponi rapidi è più snella. Altra idea? Spostare gli uffici amministrativi altrove, se necessario, e quindi liberare spazio per altre necessità. Ovviamente va aumentata la disponibilità di dpi e di fare tamponi al personale. Ora li stanno facendo, ma con questi ritmi si finisce da due mesi. Qualcuno spieghi il perché. Serve personale, ma non passando attraverso agenzie interinali che chiamano chi vogliono, ma attraverso avvisi pubblici”.
“Il parlare deve essere propedeudico al fare, ma occorre anche una maggiore conoscenza delle attività sul territorio. C’è molto di buono qui ma forse, questo, non viene comunicato bene”, ha spiegato Berardino Orlandi, neurologo e candidato consigliere, “Prevenzione, diagnosi e cura di reggono su assistenza ospedaliera e locale. Questo va affrontato e potenziato, laddove necessario. Con la pandemia le nostre strutture sono state particolarmente stressate, mettendo in luce carenze strutturali rilevanti e emergenziali, come il 118. C’è stata pochissima gestione, con pochissime risorse a disposizione, sia di personale che di dpi. La Regione Abruzzo però non si è preoccupata di capire se l’ospedale di Avezzano dose in grado di affrontare le direttive date, e questo ci ha obbligato a lavorare in una condizione di estrema difficoltà. Non di rado vi sono stati pazienti ammassati in pronto soccorso”.
Presenti anche i candidati Alessandra Danese, infermiera che ha raccontato l’esperienza dei mesi addietro sotto emergenza coronavirus, e Tonino Di Cosimo, entrambi rappresentanti del mondo medico-sanitario del territorio, Lorenza Patrizia Panei delle donne democratiche in Abruzzo, Sergio Galbiati, Giovanni Lolli e Silvio Paolucci, capogruppo del Pd in Abruzzo ed ex assessore alla sanità.
“In 20 mesi non ho sentito una sola opinione di Marsilio sulla sanità, né una visione o idea sulla stessa. Più 20% ai direttori sanitari, 20% in più per il direttore amministrativo e sanitario, 140.000 prestazioni ambulatoriali in regione e 15.000 ospedaliere. Lista talmente ampia da indurre i cittadini a rivolgersi altrove”, ha affermato Paolucci. “La giustificazione Covid è fin troppo abusata. La rete Covid? È ridicola l’affermazione di 56 posti letto deliberati. I 4000 posti letto è il tema vero della programmazione e a cui si aggancia tutto. Programmazione è una parola mai usata in 20 mesi di giunta Marsilio. Nel frattempo la Marsica paga assenza di rappresentanza politica che si paga in tema di assenza di servizi e svilimento di reparti e luoghi di assistenza che sono sempre stati eccellenza. Manca la rete tra l’ospedale di Avezzano e le strutture di Pescina e Tagliacozzo. Nel capoluogo marsicano mancano 12 primari su 20 unità presenti. Nel frattempo vengono aumentati gli stipendi ai manager della Asl”.
Prima di chiudere, anche il candidato sindaco Mario Babbo ha voluto ribadire il concetto di lasciare da parte il campanilismo, puntando quindi ad avere un maggiore dialogo politico sul territorio.