Avezzano. Usa un tono di rammarico, ma poi non può fare a meno di dire la sua ribadendo che le scuole Corradini Fermi non dovevano essere spostate dal centro. Umberto Irti, presidente dell’archeoclub, ha inviato una lettera al sindaco di Avezzano, Antonio Floris, per criticare la delibera con la quale verranno “spogliate” le scuole del centro e trasferite nei grandi campus pronti per l’anno scolastico 2013/2014. “La recente delibera che sancisce la morte del glorioso edificio scolastico di via Corradini è davvero inaccettabile, nel metodo e nella sostanza”, ha spiegato Irti nella sua lettera, “innanzitutto, chiude bruscamente ogni forma di dialogo con la cittadinanza, che pure si era già espressa, in larghissima parte, in senso contrario alla “dismissione” (in primis, le famiglie e i docenti stessi) e meritava dunque di essere coinvolta democraticamente in una decisione che incide sul suo futuro e non su quello di un’amministrazione prossima alla scadenza. Una scelta imposta, insomma, quando invece, data la straordinaria importanza della questione, sarebbe stato doveroso far ricorso quanto meno ad un referendum, previsto dallo stesso Statuto comunale”, ha continuato Irti, “rimane poi il problema di fondo: è mai possibile che alla classe dirigente di questo Comune sfugga il valore storico dell’edificio, come luogo e simbolo della rinascita culturale della Marsica del post terremoto? Come non capire che solo una continuità di destinazione potrà salvare quella memoria storica ed assicurare che i giovani delle generazioni future abbiano la conoscenza ed il rispetto dell’opera compiuta da chi li ha preceduti? E se il liceo classico può rimanere nel centro della città, perché privare gli alunni di via Corradini del privilegio di avere la scuola sotto casa e “deportarli” nei campus di periferia? Valutazioni elementari ed imprescindibili, queste, dettate dalla semplice sensibilità e dal buon senso, eppure incredibilmente mancate e travolte dalla logica dell’efficientismo e del modernismo ad ogni costo (anche in senso finanziario). Con questa delibera l’amministrazione uscente”, ha concluso il presidente dell’Archeoclub, “lodevole per altre iniziative assunte in campo culturale (scavi della Chiesa di San Bartolomeo, Teatro dei Marsi, nuovo Museo lapidario), ha scritto una delle pagine più buie della storia cittadina”.