Villavallellonga. Sono passati tre anni ma ancora non si è chiuso il contenzioso tra il parco e la famiglia di Villavallelonga che nel luglio del 2017 si ritrovò con un orso in casa. Il plantigrado, sprovvisto di radiocollare, era riuscito a entrare nel recinto dell’abitazione e da lì a intrufolarsi nella cantina e poi a salire fino al primo piano dove aveva incontrato il capofamiglia svegliato dai rumori.
Una scena surreale che spinse la famiglia a fuggire immediatamente dall’abitazione che poi venne devastata dall’orso rimasto per diverse ore dentro senza riuscire a fuggire. I legali della famiglia, gli avvocati, Leonardo Casciere e Daniela Bianchi, hanno contestato al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise una serie di inadempienze e chiesto un risarcimento danni di 437.675,66 euro.
La vicenda doveva chiudersi già nei mesi scorsi ma a causa dell’emergenza coronavirus l’udienza in tribunale è rimasta ancora appesa. Bisognerà quindi attendere l’autunno o addirittura il prossimo anno per sapere se la famiglia riuscirà ad avere giustizia.