Avezzano. L’in avanti è una regola del rugby. Prevede che il pallone non venga passato in avanti, appunto, in quanto ai propri compagni di squadra lo si può dare solamente dietro o, al limite, alla propria altezza. Discorso, quello dell’andare in avanti, che non è valido per la politica e Mario Babbo, avvocato, ex pilone dell’Avezzano Rugby e candidato sindaco alle amministrative di settembre, questo lo sa bene.
Ha fretta e quindi corre in avanti lasciando poco spazio alle chiacchiere. Pragmatismo della palla ovale, direbbe qualcuno. La campagna elettorale è alle porte e dopo i primi partiti politici che hanno scelto di appoggiare la sua candidatura (Partito Democratico e Italia Viva), tiene a sottolineare che questa unione non scalfirà minimamente la matrice civica della sua candidatura.
“Il motore del nostro ragionamento è civico, ed è quello che mi ha dato la possibilità a febbraio di scendere in campo”, dichiara Babbo “le forze di matrice politica al mio fianco si sono sedute al tavolo con noi e hanno volutamente condiviso il progetto dichiarando che ci avrebbero sostenuto. Questo è importante anche in ottica di ottenere finanziamenti per lavorare sulla risoluzione dei problemi del territorio”.
“Abbiamo chiuso sei liste, 4 civiche e 2 di partito, ma ci tengo a precisare che non sono la sintesi del centrosinistra perché non sono stato scelto lì. I cittadini sono stufi della vecchia politica? Anche io, che sono un candidato che non è stato scelto da fuori Avezzano, lo sono. Tutti questi candidati fanno bene? No, ecco perché ho iniziato un progetto a monte costruendo rapporti che sono partiti dal basso. Il Partito Democratico al mio fianco? Mi sembra che abbia dimostrato coerenza nel volersi rinnovare, tant’è vero che tutta la sua nomenclatura adesso è con Gianni Di Pangrazio. I fatti danno loro ragione”.