Avezzano. Siglato questa mattina l’accordo di collaborazione tra la Procura e volontari dell’associazione nazionale finanzieri per far fronte alla carenza cronica di personale. Il protocollo è stato firmato negli uffici della Procura della Repubblica di Avezzano alla presenza del procuratore capo Andrea Padalino, del presidente dell’Anfi, Remo Ruscitti, dei vertici regionali della guardia di finanza e del comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, Luigi Falce. L’accordo è avvenuto sotto l’egida della Fondazione Carispaq con lo scopo di dare una mano all’ufficio giudiziario.
“Il personale è ridotto all’osso”, ha detto il procuratore capo Padalino, “l’idea è partita dalla guardia di finanza.
Del tutto casualmente il capitano Falce in una riunione di lavoro di qualche settimana fa ha sentito che esternavo la preoccupazione per la situazione in cui si era venuta a trovare la procura e mi ha fatto la proposta. È un problema particolarmente sentito il fatto che svogliamo un’attività importante al servizio della collettività. Naturalmente il plauso va a chi si è presentato volontariamente per questo servizio, ma va anche e soprattutto alla Fondazione della cassa di risparmio dell’Aquila che contribuisce con una sorta di rimborso spese perché naturalmente non è uno stipendio ma consente loro di venire qui, tornare a casa e affrontare spese che altrimenti dovrebbero sostenere a loro carico. È già avvenuto per la corte d’appello, adesso l’esperimento è in corso con la Procura. L’ultimo ringraziamento va alla guardia di finanza perché l’idea è partita da loro”.
“L’iniziativa parte da una intuizione felice del capitano Falce che l’anno scorso ha messo in contatto la fondazione e l’associazione finanzieri”, ha detto il presidente della Carispaq Taglieri, “noi finanziamo l’associazione e siamo lieti di estendere questo intervento anche per affrontare e risolvere i problemi della Procura. Noi interveniamo, e si tratta di un’eccellenza, anche per la loro attività”.
Taglieri ha parlato anche di un vero e proprio esperimento per l’Abruzzo. “Speriamo che per il futuro”, ha aggiunto, “ci sia una partecipazione diversa dell’amministrazione pubblica ma se non dovesse esserci siamo sempre a disposizione per essere al loro fianco”.
“È una sottolineatura per richiamare l’attenzione degli organi politici”, ha concluso Padalino, “per sollecitare assunzioni di personale e svolgimento di concorsi per far funzionare meglio la macchina dello Stato”.