Avezzano. L’ex sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, al fianco dei lavoratori della LFoundry. “Dopo aver analizzato attentamente il Bilancio 2019, mi unisco alle preoccupazioni di Tangredi segretario di Fim-Cisl circa il futuro della principale azienda della Marsica, la LFoundry”, afferma Di Pangrazio, “l’esercizio scorso si è chiuso con quasi 9 milioni di euro di perdite e l’azienda, sempre nel 2019, ha investito pochissimo. Nel bilancio, inoltre, non si coglie alcuna evidente prospettiva di rilancio e sviluppo. A tutt’oggi manca un piano industriale credibile di crescita del sito di Avezzano che, ricordiamolo, dà lavoro a 1500 persone e che genera un indotto importante per l’intera Marsica”.
Stando alle previsioni dell’Istat, nei prossimi mesi emergerà un’imponente fase recessiva di tutte le aziende, con la forte caduta del reddito regionale abruzzese, il crollo dell’export e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ecco allora che l’impegno politico locale deve essere risoluto e tempestivo.
“Sono anni che la Regione disattende le tante richieste di questo territorio”, tuona Gianni Di Pangrazio, “più di un anno fa, a tal proposito, fu sottoscritto un documento a firma congiunta dei sindaci marsicani nel quale si chiedeva con forza alla Regione di intervenire sui fattori di competitività del territorio, fattori fondamentali per lo sviluppo, di realtà ad altissima tecnologia come la microlettronica. Alla Regione”, continua Di Pangrazio, “chiediamo di migliorare le infrastrutture materiali e immateriali, migliorare gli strumenti fiscali, che facciano leva sulla riduzione delle aliquote Irap e migliorare la qualità del capitale umano territoriale attraverso la leva della formazione”.
“Occorre dunque agire in maniera tempestiva e sinergica, partendo da una consapevolezza collaborativa che faccia capo a tutte le parti in causa. Le risorse ci sono, mancano figure che siano in grado di farle investire!
Ricominciamo ad utilizzare i fondi europei che la Regione rispedisce continuamente indietro”, aggiunge Di Pangrazio, “abbiamo centinaia di milioni di euro immediatamente utilizzabili per realizzare, tra le altre cose, un accordo di programma quadro che abbia come obiettivo lo sviluppo del settore dei sensori ad immagine, creando così sinergie con le Università abruzzesi e con il Polo Automotive della Val di Sangro”.
“Non possiamo più aspettare le tempistiche di questa Regione così lenta e macchinosa, che così facendo”, conclude Gianni Di Pangrazio, “si rende complice dell’incertezza dei lavoratori della L-Foundry; l’azienda ci deve dire immediatamente cosa vuole fare, ce lo deve dire non con le chiacchiere, ma mostrandoci un Piano industriale serio, di investimento. Tra pochi mesi potrebbe essere già troppo tardi, non voglio tornare di nuovo a Roma a manifestare sotto il ministero del lavoro come nel 2012, ma se c’è bisogno, sono pronto a rifarlo”.