Avezzano. Hai scelto la montagna come meta per trascorrere una vacanza con il tuo cane? Allora preparati a vivere un’esperienza a base di relax e divertimento, nell’ambiente ideale dove i nostri amici a quattro zampe possono sentirsi liberi di correre, esplorare e giocare all’aria aperta. Tuttavia vi sono rischi e potenziali pericoli derivanti dalla presenta di piante, insetti e animali che il nostro cane può incontrare nel suo cammino ad alta quota. A darci maggiori informazioni su come affrontare le escursioni all’aria aperte e sul come evitare i pericoli è il veterinario Ennio Di Carlo.
Ecco cosa non deve mai mancare nello zaino del provetto escursionista di montagna a quattro zampe:
A) Il guinzaglio: non deve mai mancare. Oltre a quello che abitualmente utilizzi, portane sempre uno di scorta e, nel caso di escursioni in notturna, anche uno luminoso. Al posto del collare è preferibile far indossare al cane una pettorina. Oltre a garantirgli un miglior comfort, garantisce un migliore controllo e gestione del cane nelle situazioni di emergenza.
B) Assicurati sempre che il tuo cane sia munito di microchip e di collare con medaglietta. In caso di smarrimento sarà più facile riabbracciarlo.
C) Fai scorta di crocchette e snack. Durante le passeggiate è opportuno che il cane reintegri le energie con qualcosa di appetitoso e nutriente.
D) L’acqua fresca è indispensabile. Nel dubbio che lungo il percorso non vi siano fonti di acqua potabile, attrezzati di borraccia termica e ciotola da viaggio e assicurati di far bere il tuo cane ogni qualvolta ne senta la necessità. La corretta idratazione scongiura i colpi di calore.
E) Munisciti di paletta e sacchetti per le deiezioni. Le deiezioni canine, per quanto il tuo animale sia vaccinato, sono in grado di veicolare parassiti pericolosi per gli animali selvatici (soprattutto mustelidi e canidi) e provocare la morte di faine, volpi, tassi, donnole, lupi, orsi. Le feci vanno sempre raccolte, non tanto per l’insudiciamento dell’ambiente quanto per ragioni sanitarie.
Pericoli ad alta quota: la montagna, come ogni ambiente, ha le sue insidie e il tuo cane potrebbe rimanerne vittima
La più pericolosa in assoluto è il morso di rettili velenosi, le vipere nello specifico. Il veleno di vipera contiene numerose tossine, ognuna delle quali esplica una diversa azione sull’organismo nel quale viene inoculato. Tra gli effetti principali del veleno di questi ofidi possiamo ricordare i seguenti:
· Emotossico: altera la coagulazione del sangue e causa emolisi
· Vasodilatatore: causa dilatazione dei vasi periferici abbassando la pressione sistemica e aumentando la facilità di diffusione all’intero organismo
· Neurotossico: altera la funzionalità del sistema nervoso
· Istotossico: provoca necrosi dei tessuti
Il morso di vipera si riconosce abbastanza facilmente. Questo rettile possiede due grandi denti veleniferi posti nell’arcata superiore, ognuno dei quali seguito da una fila di denti più piccoli: sulla cute saranno dunque evidenti due fori piuttosto profondi, distanziati tra loro di 0,5-1 cm.
I sintomi del morso di una vipera sul cane. Cosa fare quando il cane viene morso
Il morso di vipera è doloroso e pertanto il cane che ne sia vittima mostra, nell’immediato, segni di dolore a livello della parte interessata che apparirà gonfia, di prostrazione ed agitazione. Nel caso di morsi al naso o alla gola è frequente la comparsa di edema della glottide con conseguente difficoltà respiratoria. Successivamente compariranno diversi segni clinici, tra cui:
· Respirazione accelerata ed affannata, tachicardia, vomito (anche con sangue), diarrea, mucose pallide, dolore addominale, sanguinamento, urine molto scure, debolezza, tremori muscolari, convulsioni.
In caso di morso, la prima cosa da fare è chiamare il veterinario, chiedere indicazioni e raggiungerlo il prima possibile: più tempo passa tra l’incidente e l’inizio delle terapie e maggiori sono i rischi per la sopravvivenza del cane. Come primo soccorso, il proprietario deve provvedere a mantenere calmo l’animale e lavare con acqua o acqua ossigenata i fori. Durante il trasporto il cane deve essere tranquillizzato e l’area morsa mantenuta in posizione più declive rispetto al cuore.
Bisogna evitare interventi dannosi quali:
· incidere la cute nel punto di inoculo
· tentare di succhiare via il veleno
· applicare ghiaccio, acqua calda od alcool
· somministrare siero antiofidico
· somministrare arbitrariamente qualunque altro tipo di farmaco.
Altra insidia è rappresentata da vespe e calabroni
A meno che il tuo cane non abbia preso con la bocca uno di questi imenotteri e non sia allergico, la puntura dell’insetto di solito provoca solo un po’ di gonfiore. La faccenda si complica se viene punta la lingua che, gonfiandosi, impedisce la respirazione. Vale sempre la regola di ricorrere subito alle cure del veterinario. Pulci, zanzare, flebotomi e zecche sono dappertutto, anche in montagna. Ed è per questo motivo che la profilassi antiparassitaria va effettuata durante tutto l’anno. Rischio di trasmissione di malattie infettive quali la rabbia, non è endemica in italia. La trasmissione del virus avviene a seguito di contatto con la saliva di animali infetti sia domestici che selvatici, quindi tramite morsi, ferite, graffi, lambitura di cute non integra e di mucose.
In Europa la trasmissione è legata per circa l’80% alle volpi rosse (Vulpes vulpes), ma può essere trasmessa anche da altri animali selvatici quali lupi, faine, donnole, tassi, martore, donnole e anche pipistrelli. Anche in questo caso la prevenzione, e quindi la profilassi vaccinale, è fondamentale.
Il colpo di calore, che si manifesta quando l’animale rimane esposto per troppo tempo al sole o alle alte temperature. I cani infatti non sono in grado di espellere il calore eccessivo con la traspirazione del corpo (come accede invece a noi umani sudando) per mantenere quindi la giusta temperatura corporea deve aumentare la frequenza respiratoria e utilizzare la lingua, questo però nel caso di temperature molto elevate può provocargli difficoltà respiratorie. Soprattutto nelle razze brachicefale, ovvero cani con il muso corto e la testa larga, (ad esempio, il bulldog, il pechinese, il carlino, il boxer, ecc.) che per loro conformazione presentano già difficoltà respiratorie croniche.
Che fare allora in questi casi? Come prima cosa dobbiamo abbassare la temperatura dell’animale, un panno bagnato con acqua fredda da posare sul corpo del cane è l’ideale, se non ne avete uno potete anche bagnare direttamente l’animale con dell’acqua fresca, in ogni caso evitate ghiaccio o sostanze troppo fredde che potrebbero invece causare reazioni contrarie. Di sicuro è importante portarlo dal veterinario il prima possibile in modo che riceva le cure più appropriate a seconda della gravità del caso
Porta sempre con te, oltre al certificato di iscrizione all’anagrafe canina, anche il libretto sanitario del tuo cane in cui sono riportati i tuoi dati e i suoi, le vaccinazioni e la data in cui queste sono state fatte.
Per info e contatti: Ennio Di Carlo studio veterinario