Cosa si cela quindi nella parole di Lusi? E soprattutto chi è altro è coinvolto in questa vicenda? Probabilmente in questo mese di silenzio i giudici hanno verificato se ci sono altre responsabilità e altri esponenti della Margherita coinvolti. Cosa dobbiamo aspettarci allora? Che cada tutto il centro sinistra come annunciato da Lusi? L’accadimento mediatico contro i democratici c’è, ma ci sono anche tanti interrogativi e molti punti da chiarire. Nel frattempo però i vertici del Pd prendono le distanze dal senatore di Capistrello, i media continuano a fiutare come segugi nella sua vita privata e nei suoi conti bancari, e gli esponenti dell’ex Margherita non si pronunciano. Nel frattempo i magistrati stanno mettendo le mani anche nel centrodestra e nel partito di Umberto Bossi. Ma fino ad ora com’è possibile che non sia stato eseguito nessun controllo? Sembra quasi che la famosa “casta” tanto additata dal popolo italiano è in realtà una specie di roccaforte dove nessuno, giudici compresi, aveva messo i piedi. In questi ultimi mesi invece proprio mentre usciva di scena l’ultimo governo Berlusconi e nel popolo continuava a cadere a picco la fiducia verso la politica, le porte dei palazzi di giustizia si sono aperte per i politici. Tutto questo, seppur porterà a scoprire le malefatte di esponenti di questa famosa “casta”, farà perdere ulteriormente agli italiani la fiducia verso le istituzioni e i suoi rappresentanti che diventeranno il male assoluto per la Nazione. Intanto la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Lusi continua a espandersi a macchia d’olio con il coinvolgimento della moglie, del cognato e di una parente acquisita, ma quando si arriverà alla resa dei conti? E’ questo il nodo da sciogliere che sicuramente porterà dietro di sé un grande terremoto politico che potrebbe rivoluzionare la “casta” e si spera l’opinione pubblica italiana. E mentre i giudici dei social network e l’opinione pubblica hanno già emesso una sentenza per tutti, torna più che mai attuale l’articolo 27 della Costituzione Italiana “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”. (e.b.)