Avezzano. I consiglieri comunali del gruppo Rinnovamento e partecipazione, Roberto Verdecchia, Gino Milano e Vincenzo Paciotti sono intervenuti sulla crisi del Consorzio nucleo industriale di Avezzano. “Esprimiamo rammarico e preoccupazione per lo stato di crisi economica in cui versa il Consorzio per lo sviluppo industriale di Avezzano, a tal punto da non poter pagare gli stipendi ai dipendenti da due mesi”, hanno spiegato in una nota. “Se pensiamo che il Consorzio, gestito oramai da più di un anno da un commissario regionale nominato dal Presidente Gianni Chiodi, non sia in grado di pagare gli stipendi non riusciamo ad immaginare come lo stesso possa agevolare, o quantomeno prestare servizi vantaggiosi,alle imprese che insistono in quell’area o come potrebbe creare le condizioni per attrarre nuovi insediamenti industriali che arricchirebbero il territorio creando nuove opportunità di sviluppo ed occupazione.Eppure il Consorzio Industriale di Avezzano, fino ad un paio di anni fa era uno dei più virtuosi d’Abruzzo, per risorse economiche a disposizione, tant’è che si poteva permettere il lusso di partecipare ad asta pubblica per rilevare un’ area che insisteva nel territorio di competenza dello stesso consorzio. Spieghi il commissario come si è arrivati a rendere nullo un patrimonio così importante. Avezzano, come città territorio della marsica, ha bisogno di una struttura seria ed importante, e, come area interna già enormemente svantaggiata non può subire le scelleratezze di amministratori locali e regionali che dimostrano di favorire per l’ennesima volta gli interessi della fascia costiera della nostra regione. Collegato direttamente al Nucleo Ind.le è il significato del Centro smistamento merci della Marsica gestito, appunto dal Consorzio Industriale , che era stato ideato, progettato e realizzato proprio per questi scopi. Avrebbe dovuto essere una grande opportunità per prestare servizi di stoccaggio delle merci di sdoganamenti, di scalo ferroviario in modo da ridurre i costi delle industrie, creare opportunità per le ditte di autotrasporto della marsica e ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento. Gestita l’emergenza terremoto”, hanno concluso i consiglieri, “quell’area sarebbe dovuta tornare sotto la gestione del Consorzio per adempiere agli scopi per i quali era stata creata e generare ricchezza per il consorzio e per tutti gli usufruitori: Industrie, imprenditoria locale e trasportatori. Le strade sono state altre, ma questo apre altri orizzonti”.