Avezzano. “Il Nuovo sindacato carabinieri già da diverso tempo ha chiesto alla catena gerarchica di accelerare il processo di distribuzione sia del taser, da molto tempo promesso, sia di qualsiasi nuovo tipo di equipaggiamento logistico che possa agevolare il lavoro dei carabinieri, nonché un addestramento mirato e costante”.
Così Roberto Di Stefano, segretario nazionale del Nuovo sindacato carabinieri sull’aggressione di un militare, ora è ricoverato all’ospedale dell’Aquila “con seri danni fisici”, avvenuta ad Avezzano da parte di un domenicano. Il segretario nazionale che è anche responsabile centro Italia in servizio all’Aquila, spiega che non si deve dimenticare che “lavoriamo in camicia, cravatta, giacca, berretto, bandoliera e altri orpelli decorativi che limitano una vera agibilità operativa, probabilmente l’unica forza di polizia in Europa che fa servizio come se dovesse andare a una cerimonia. Sarebbe il caso di pensare alla sostanza e di smetterla di preoccuparsi solo della forma”.
“Un equipaggiamento ergonomico e un sistema di difesa elettrico come il taser, promesso da anni, ma ancora non distribuito per tutte le pattuglie, aiuterebbe la risoluzione di questo tipo di eventi in modo rapido e soprattutto in sicurezza, non solo per le forze di polizia ma anche per evitare escalation di violenza che possono coinvolgere altre persone”, continua Di Stefano.