Avezzano. Nella giornata di ieri è stata ufficializzata la candidatura a sindaco, in quota Lega, di Tiziano Genovesi. Una candidatura che Marsicalive aveva già anticipato e che si è concretizzata alla presenza dei vertici regionali del partito, scesi ad Avezzano per compattare il gruppo in vista delle elezioni amministrative di settembre.
Non è passata inosservata l’assenza degli alleati di coalizione. Alla conferenza stampa di ieri mattina non c’era nessun componente di Fratelli d’Italia e Forza Italia, gli altri due partiti che formano il triumvirato di centrodestra. Non c’è stata nessuna presa di posizione pubblica, né è stato spiegato il perché di tali assenze. Appare, infatti, sbrigativa la giustificazione che, trattandosi di una conferenza stampa di partito, la presenza degli alleati non fosse indispensabile. Vero, probabilmente, ma non del tutto.
Alcuni esponenti degli altri due partiti erano invece presenti lo scorso 19 febbraio quando, sempre all’interno della sala conferenze del Comune di Avezzano, Mario Babbo annunciò alla città la sua candidatura a sindaco supportato da un progetto civico in grado di vantare già 300 iscritti. Perché, quindi, nessuno, tra gli alleati di coalizione, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco della Lega ma quella a quella di Babbo si? Una spiegazione, seppur parziale, è da ascriversi alla mancata condivisione – da parte di Fdi e FI – del nome di Genovesi, non ritenuto il candidato più credibile.
Non è mistero che tra i tre partiti le trattative vadano avanti da mesi e che, nonostante le rassicurazioni pubbliche, non riescano a trovare un accordo. A tal proposito le parole dell’onorevole Luigi D’Eramo, coordinatore regionale del Carroccio, sono più esplicative di qualsiasi altro concetto espresso. “Sono convinto che Avezzano avrà un sindaco di centrodestra e che quel sindaco sarà della Lega. Il partito è pronto a correre da solo nel caso in cui Forza Italia e Fratelli d’Italia decidessero di non appoggiarlo. Non vedo alcun motivo per il quale gli amici della coalizione debbano prendere una posizione diversa da quella avuta sempre”. Oltre all’investitura su Genovesi, c’è un chiaro messaggio ai due partiti alleati: o con noi o contro di noi.