Gioia dei Marsi. In merito alle polemiche sulla riapertura del cimitero a Gioia dei Marsi intervengono i consiglieri di opposizione Alfonso Graziani, Gianluca Alfonsi e Angelo Raffaele. “Avremmo voluto mantenere il silenzio soprattutto in questo particolare momento dichiarano i consiglieri ma dopo la risposta data del Sindaco ad una legittima critica di un nostro concittadino, per dovere di chiarezza non possiamo esimerci dall’intervenire”.
“Ci saremmo aspettati che quanto riferito con lettera aperta l’avesse manifestato nella sede opportuna ovvero il consiglio comunale che si è tenuto giovedì scorso ove l’unica risposta alla proposta dell’opposizione di variare l’ordinanza di apertura del cimitero (aperto i soli giorni di martedì per casali d’aschi e giovedì per Gioia dalle ore 14.30 alle ore 16.30 sic!) estendendola a più giorni è stato un assordante, quanto irresponsabile, silenzio”.
“Il Cimitero di Gioia, in condizioni di normalità non è mai stato caratterizzato da assembramenti e si chiedeva semplicemente di rivedere l’illogica decisione, che vale per tutti i giorni e non solo per la festa della mamma, uniformandosi a tanti altri Sindaci che irresponsabili certamente non sono, articolando su più giorni l’apertura con il mantenimento delle prescrizioni anti Covid perché la salute è bene primario che sta a cuore a tutti e non solo appannaggio del primo cittadino. In tal modo avrebbe evitato assembramenti che invece potrebbero verificarsi con l’ordinanza vigente. Ci saremmo aspettati, proseguono i consiglieri, dal primo cittadino un’aperura di credito in termini di fiducia nei confronti dei suoi concittadini anche in ragione della serietà e del gran senso di responsabilità dimostrato in questa delicata fase di pandemia mentre, la scarsa fiducia in loro, apprendiamo dalla risposta essere stata la motivazione pregnante alla base dell’ordinanza”.
“Caro Sindaco, i gioiesi sono persone serie e giammai avrebbero usato un vile escamotage per recarsi in altre destinazioni; quello che invece sta usando Lei per giustificare una decisione sbagliata ma che non ha il coraggio né l’umiltà di cambiare. Sarebbe stato più corretto ammettere l’errore e, ascoltando il suo popolo, in silenzio provvedere a cambiare una scelta sbagliata. E’ il caso di dire invece che la “toppa” che ha messo è assai peggio del “buco” provocato. Se avesse interrogato, come afferma nella sua lettera aperta di aver voluto fare, i cari defunti e in particolare le mamme, immaginiamo e , senza distorsione mentale e d’animo, avrebbe percepito un’eco che le avrebbe certamente consigliato di fidarsi della sua gente e di consentirgli di rispettare la loro memoria! Inoltre, immaginiamo, Le avrebbe consigliato più umiltà e capacità di ascolto, di uscire dalla sua torre d’avorio e di coinvolgere tutti approfittando di questa pandemia per far riscoprire il senso comunitario che in questi anni ha abbattuto. Le avrebbero anche magari suggerito di prendere in seria considerazione le concrete proposte di abbassamento di tasse nei confronti di imprese e cittadini in difficoltà prospettategli da noi in consiglio unitamente alle tante altre sempre inascoltate per mero pregiudizio. Riascolti bene Sindaco quell’eco e magari lo segua nell’interesse di questa comunità che ha l’onore di rappresentare e che sta civicamente scomparendo!