Avezzano. Seconde case? Sì ma solo se nella Regione. Di questo problema ne risentiranno particolarmente i Comuni della Marsica dove in molti erano pronti a tornare per trascorrere la Fase 2 nelle seconde case di montagna.
Sul nuovo decreto ci sono molte domande, in particolar modo per le note che riguardano gli spostamenti verso le seconde case e le visite mirate ai congiunti. L’Italia riparte con il decreto firmato dal premier Conte ma con prudenza e gradualità per evitare una ripresa dei contagi. Oggi riaprono i cantieri pubblici e le aziende votate all’export, ma la vera fase 2 scatterà il 4 maggio, con una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Solo allora riaprirà la maggior parte delle attività produttive, ma i negozi dovranno attendere il 18 maggio, parrucchieri ed estetisti l’inizio di giugno.
“Sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. E’ quanto prevede il comma 1 dell’articolo 1 del Dpcm. “E’ in ogni caso (quindi anche negli spostamenti tra Regioni, ndr) consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”, si legge ancora.
Un altro punto riguarda le viste ai congiunti, testo che fa riferimento alle “famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e figli, nonni e nipoti”. Categorico dunque il divieto di assembramento. Gli incontri potranno esserci ma “nel rispetto delle distanze e con le mascherine”. Niente party privati tra parenti, perché i contatti tra i familiari devono appunto avvenire senza assembramenti che possano mettere a rischio la salute a causa del pericolo contagio.
I fidanzati rientrano tra i congiunti? A questa domanda il Corriere spiega che nel decreto non se ne parla nel dettaglio, ma l’interpretazione è che le coppie di fatto vengano assimilate ai “congiunti”. Il governo sta comunque valutando se fare una pagina con le risposte alle domande più frequenti per chiarire anche questo punto. Sulle seconde case, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, molti si sono chiesti “se sono in una Regione diversa da quella dove risiedo posso tornare a casa?”. Sì, il rientro presso il domicilio o il luogo di residenza è sempre consentito. Si deve fare la quarantena soltanto se previsto dalle ordinanze regionali.