Tagliacozzo. Forse era arrivato in paese prima dell’estate. Nessuno lo aveva visto entrare nella sua casa di Roccacerro. Solo ieri la drammatica scoperta quando è stato ritrovato privo di vita all’interno dell’abitazione. Si tratta di Furio Lescarini, 61 anni, maestro di sci del Trentino, a Folgarida, ma residente a Tagliacozzo, nella frazione di Roccacerro, era morto da circa 11 mesi secondo i primi accertamenti del medico legale. Nessuno ne aveva rivendicato la scomparsa e nessuno si era accorto finora che lui fosse all’interno dell’abitazione, morto probabilmente per un malore.
Figlio unico, con i genitori deceduti da tempo, senza figli né moglie, era soprannominato la Freccia della Salaria e aveva insegnato spesso al Terminillo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, che hanno eseguito gli accertamenti sul caso, l’uomo sarebbe arrivato in Abruzzo all’inizio dell’estate scorsa dal Trentino, dove era stato per molti anni per lavorare nel settore della montagna, come maestro di sci. Probabilmente colto da malore, era rimasto in casa senza che in paese nessuno si accorgesse di nulla. Forse non era riuscito a chiamare nessuno, a chiedere aiuto. A Roccacerro, quasi 1.200 metri di altitudine, è rimasta una cinquantina di abitanti, molti dei quali vivono a Roma. Neanche nel periodo estivo nessuno lo aveva più visto in paese, tanto meno avevano immaginato che potesse trovarsi all’interno dell’abitazione, situata in una zona isolata del paese.
A preoccuparsi per le sue sorti è stato un amico di vecchia data che, in tempi di coronavirus, intenzionato a sapere che fine avesse fatto il suo vecchi compagno, ha presentato una denuncia. Da mesi infatti non riusciva a contattarlo al cellulare e si era meravigliato che neanche lui avesse fatto altrettanto. Soprattutto in questo periodo di emergenza.
Temendo quindi che gli fosse accaduto qualcosa, oppure che fosse stato contagiato dal virus cinese, si è deciso a chiedere ufficialmente l’avvio delle ricerche da parte delle forze dell’ordine. Così i carabinieri di Tagliacozzo, dopo aver ricevuto la comunicazione, hanno raggiunto subito la sua abitazione e hanno fatto sfondare la porta.
All’interno c’era il corpo del maestro di sci ormai mummificato. Per tale motivo è stato richiesto l’intervento di una ditta specializzata. Il personale dell’agenzia funebre Raffaele ha così recuperato la salma che è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Avezzano. La magistratura avezzanese ha aperto un’inchiesta sul caso e il sostituto procuratore della Repubblica Lara Seccacini, ha disposto un’autopsia al fine di chiarire le cause della morte. Dei funerali in forma privata, secondo quanto previsto dal decreto per l’emergenza coronavirus, si stanno occupando gli abitanti del paese.