Avezzano. Un tavolo di confronto per preparasi nel migliore dei modi alla Fase 2. E’ quanto richiesto e ottenuto da Confesercenti, Confartigianato, Cna e Confcommercio al commissario prefettizio di Avezzano, Mauro Passerotti. Oggetto dell’assise, la ripartenza del tessuto commerciale e produttivo del capoluogo marsicano, ormai fermo da quasi due mesi a causa del lockdown. Non solo grandi aziende e imprese, ma anche pmi e piccole attività, ognuna con la propria peculiarità e le proprie esigenze che necessitano di attenzioni immediate e di politiche lungimiranti e risolutorie.
Accelerare il riavvio delle attività economiche senza rischiare la salute delle persone è una richiesta che arriva da tutti i settori ed è necessario che modalità e tempi della riapertura, sicuramente non di competenza del Comune, bensì di Governo e/o Regione, siano definiti con estrema rapidità per consentire alle imprese di riorganizzarsi e riaprire in totale sicurezza. Numerosi imprenditori rischiano di non riaprire più a causa dell’assenza di un’autonomia economica finanziaria che gli permetta di superare questi mesi di blocco. Pensiamo, ad esempio, al settore turistico rappresentato da albergatori e ristoratori ma anche dai piccoli negozi presenti in città, dagli operatori del mercato, già fortemente provati dalle difficoltà pre-covid, da coloro che hanno investito tutti i risparmi per avviare una attività oggi bloccata.
Le richieste, recepite dal commissario prefettizio, che ha dato massima disponibilità ad avviare la fase 2, riguardano la sospensione o l’annullamento delle tasse comunali per le imprese come Tari o Tosap per i periodi di mancata attività, oltre che una forte riduzione per i mesi di riapertura, quando la quantità di rifiuti conferita sarà inferiore e l’utilizzo del suolo pubblico da parte delle attività sarà meno redditizio, sia a causa del distanziamento sociale che per l’assenza dei flussi turistici. Circa i canoni di affitto viene chiesta una maggiore sensibilità, essendo che per le imprese sarà difficile fare fronte ai costi di locazione contrattati prima dell’emergenza. Viene chiesto di applicare la cedolare secca ed un credito di imposta per i locatori che rinuncino ai canoni relativi al periodo di chiusura, e applichino una riduzione del canone del 50% per 24 mesi.
Riguardo la liquidità delle imprese viene chiesto un finanziamento a fondo perduto perché l’indebitamento con le banche, seppur utile rappresenta solo una boccata d’ossigeno. E’ stata già avviata una discussione seria e di merito con la Regione, sull’utilizzo massiccio dei fondi comunitari, la cui riprogrammazione è stata autorizzata dalla Unione Europea. Insieme, vanno verificate e dettagliate quali possano essere le linee e le risorse da impegnare, in sinergia con quelle statali, per cercare di alleviare le gravissime difficoltà di liquidità in cui si dibattono le imprese. Viene chiesto, per il locale, una forma di Microcredito di cui può essere promotore il Comune di Avezzano, basato sulla concessione di prestiti di piccolo taglio (max. 20.000,00 euro) ad un tasso vicino allo zero, che si può autoalimentare con il meccanismo del fondo rotativo.
L’iniziativa è parsa subito interessante e Passerotti ha dato ampia disponibilità ad approfondirne la fattibilità, mettendo in campo anche la possibilità del Comune di Avezzano di stipulare una convenzione con l’ente nazionale per il Microcredito e prevedere l’apertura di uno apposito Sportello in Città. A ciò, inoltre, sarà inevitabile aggiungere gli strumenti di protezione personale come mascherine e guanti, far attenzione alle distanze tra le persone e prevedere, dove possibile, l’allargamento degli spazi al fine di favorire l’ingresso di più persone. Non sarà facile, ma le misure sopra citate sono un primo passo verso un auspicato ritorno alla normalità.
Le associazioni di categoria hanno dunque chiesto all’amministrazione comunale di creare un tavolo di lavoro per redigere ed esaminare le innumerevoli richieste di aiuto. Oltre a ciò, anche la creazione di un piano serale con nuovi orari di aperture, con la possibilità di allargare l’isola pedonale da fare dopo le ore 20 nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e l’occupazione degli spazi prospicienti all’attività, con l’esonero della tassa occupazione suolo pubblico. Non sarà facile, ma le misure sopra citate sono un primo passo verso un auspicato ritorno alla normalità.