Tagliacozzo. I consiglieri di opposizione Vincenzo Montelisciani, Romana Rubeo, Maurizio Di Marco Testa e Angelo Poggiogalle, unitamente al consigliere di maggioranza Manuela Marletta, esprimono il loro dissenso verso la decisione di voler convocare un consiglio comunale non rispettoso del mandato democratico che è stato loro affidato.
Ieri, i consiglieri hanno visto respingere una proposta da loro avanzata in merito alla convocazione del consiglio comunale, da parte della Presidente del Consiglio, che continua a operare incurante dei dettami del regolamento comunale.
Si chiedeva, così come auspicato dalla normativa vigente, di svolgere il Consiglio Comunale convocato per venerdì 24 aprile in videoconferenza, onde consentire la partecipazione a tutti i consiglieri e, soprattutto, alla cittadinanza, che in questo modo si vede preclusa la possibilità di assistere al dibattito.
“Il consiglio comunale non può essere così esautorato; quello è il luogo della discussione aperta e democratica”, hanno spiegato i consiglieri, “ci saremmo aspettati, infatti, che il sindaco e la giunta riferissero sulla crisi, per potere, insieme, sviluppare soluzioni; invece, ci si limita ancora una volta a convocare il massimo organismo decisionale per approvare prelievi dal fondo di riserva, addirittura pensando di poterlo fare a porte chiuse.
Ci viene detto che questo avviene per ragioni logistico-organizzative. Ci chiediamo allora come mai sia possibile, per questa maggioranza (o meglio, per la sola figura del sindaco) organizzare dirette Facebook a cadenza settimanale, o dirette professionali in occasione della festività, a tutti noi cara, del Volto Santo,
In quell’occasione, ci è stata inviata una lettera, in cui ci veniva chiesto espressamente di non unirci alle solenni celebrazioni, per il rispetto della normativa vigente durante lo stato di emergenza. Al contempo, però, ci si chiede di sorvolare su detta normativa e di essere presenti quando non si è a favore di telecamera.
I suddetti consiglieri decidono pertanto di disertare la seduta di un consiglio che è stato completamente svuotato dei suoi poteri, perché non intendono avallare l’ennesimo atto teso a calpestare la vita democratica della nostra città”.