Avezzano. Dopo quasi sessanta giorni dall’inizio del lockdown ci si interroga se l’Italia e le sue attività commerciali siano pronti per la fase 2. Negozi, imprese, aziende, hanno abbassato le saracinesche adeguandosi a quanto richiesto dal Governo, ma tasse, mutui, affitti e costi dei dipendenti, invece, vanno avanti. Ecco dunque che si rendono necessarie politiche in grado di affrontare la grave crisi del momento e che possano altresì dare benefici sul medio – lungo periodo.
“Le problematiche aumentano e siamo di fronte a un bivio. Molte imprese, a causa di questo fermo, rischiano di aprire. Se il lockdown va avanti sarà davvero complesso” dichiara Carlo Rossi, dirigente Confesercenti Abruzzo e responsabile delle sedi della provincia dell’Aquila. “Le nostre richieste sono mutate nel corso delle settimane. Oggi diciamo che la sola sospensione dei tributi non è più sufficiente. Le amministrazioni comunali devono annullare tasse come Tari o Imu per almeno per il periodo in cui si è stati chiusi”
“Il fondo perduto è utile per alcune imprese. Molte non potranno accedervi. Chiediamo quindi un intervento per la parte di mancato introiti. Ma anche la Regione Abruzzo deve fare di più. Ad oggi non viene quantificata l’entità delle somme che si potranno mettere a disposizione del sistema abruzzese”.
Intervista integrale:
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