Luco dei Marsi. Un carico di droga nascosta nell’appartamento di Youssef Bya, il proprietario marocchino del bar “Black out”, il locale di Luco frequentato anche da molti stranieri e finito al centro delle proteste a causa degli innumerevoli episodi di criminalità. È stato scoperto dalle Fiamme gialle nel corso di un blitz avvenuto nella tarda serata di ieri che ha portato all’arresto di due persone, il barista, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, e un connazionale, Miloud El Aour, di 29 anni, mentre è stata posta ai domiciliari la compagna di Youssef, Renata Petra, 29 anni, sempre di Luco dei Marsi, titolare del bar. La Guardia di finanza di Avezzano, nel corso della perquisizione domiciliare, ha trovato un pacco di cocaina compressa del peso di circa un etto e 10 grammi. La droga era ancora da tagliare e da dividere in dosi. I due marocchini sono stati rinchiusi nel carcere San Nicola di Avezzano. Il giorno prima, sempre a Luco, era stato sequestrato un altro pacco di cocaina in un’altra abitazione dove risiedono due marocchini. Non si esclude che la sostanza stupefacente provenga da una stessa partita arrivata nel paese del Fucino. Nelle settimane precedenti erano state arrestate altre persone straniere con l’accusa di spaccio. Youssef Bya, 29 anni, di nazionalità marocchina, aveva 110 grammi di cocaina occultati in camera da letto, subito percepiti dal fiuto di “Pasis”, il pastore tedesco della Guardia di Finanza giunto da L’Aquila. Le 400 dosi di cocaina hanno un valore stimato di oltre 35 mila euro sul mercato di consumo. Nel corso dell’operazione sono stati anche sequestrati alcuni telefoni cellulari e 1500 euro in contante. Bya Youssef ed El Aour Miloud sono stati rinchiusi nel carcere di Avezzano, a disposizione del PM Maurizio Maria Cerrato che dirige le indagini. Domiciliari per la compagna del Bya.