Avezzano. Fino a nove settimane di cassa integrazione sono state richieste dalle aziende del territorio per far fronte all’emergenza Covid-19. Oltre all’organizzazione del lavoro attraverso turni scaglionati, alla misurazione della temperatura in entrata e in uscita dagli stabilimenti e all’attivazione di smart – working e congedi parentali ci sono aziende che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali per gestire l’emergenza coronavirus.
La Hydro di Aielli, azienda che produce profilati di alluminio, da ieri e fino al 28 marzo, ha mandato i 73 dipendenti a casa con ammortizzatori sociali per tutti. Cassa integrazione anche per i 170 operai della Kromoss di Aielli, specializzata nella lavorazione dell’alluminio, da ieri fino a giovedì della prossima settimana.
Due settimane di ammortizzatori sono stati chiesti invece dalla Assut Europe spa di Magliano de’ Marsi dove vengono prodotte suture chirurgiche di alta qualità. I suoi 110 lavoratori sono stati costretti a rallentare la produzione per assenza di materie prime e da lunedì saranno in cassa.