Tagliacozzo. “Il sindaco di Tagliacozzo si è impegnato a dismettere l’edificio Andrea Argoli, che non potrà più essere adibito a edificio scolastico, compromettendo seriamente la permanenza dell’Istituto tecnico economico per il turismo sul nostro territorio comunale”. E’ l’allarme che emerge da un documento che spunta da una richiesta dell’opposizione comunale alla Regione presentato lo scorso 12 giugno.
Rispondendo a un’interrogazione avanzata dai consiglieri comunali di minoranza, i dirigenti della Regione Abruzzo hanno chiarito che, secondo l’impegno assunto dal Comune di Tagliacozzo, è prevista la “Dismissione” del vecchio insicuro edificio.
Secondo il consigliere d’opposizione Vincenzo Montelisciani, “al di là dei toni da propaganda di Giovagnorio che si vanta di cose che in altri comuni marsicani hanno realizzato prima e meglio, il sindaco Vincenzo Giovagnorio pur di incidere il proprio nome su targa, si è impegnato a dismettere l’edificio Andrea Argoli, che non potrà più essere adibito a edificio scolastico, compromettendo seriamente la permanenza dell’Itet sul nostro territorio comunale”.
in sostanza, secondo quanto emerso dal documento, per ottenere il via libera della Regione Abruzzo all’utilizzo di quelle risorse per la costruzione di un nuovo edificio scolastico di Tagliacozzo anziché per la ristrutturazione del vecchio, l’amministrazione comunale ha dovuto dimostrare tecnicamente mediante relazione indirizzata agli uffici della Regione che intervenire per mettere in sicurezza l’Andrea Argoli non sarebbe tecnicamente ed economicamente conveniente e solo in virtù di tale relazione tecnica – messa nero su bianco dai progettisti – gli uffici della Regione hanno acconsentito allo spostamento delle risorse verso il cosiddetto “nuovo polo scolastico”, cioè verso le nuove scuole medie. Di conseguenza il problema che si presenta, secondo l’opposizione, è: “visto che il nuovo polo scolastico ospiterà solo le scuole medie, che ne sarà dell’Istituto Tecnico per il Turismo? E cosa accadrà al vecchio edificio?”.
“D’altronde”, precisa Montelisciani, “se la tesi sostenuta dal Comune è che non sia conveniente adeguare sismicamente l’edificio Andrea Argoli, allora la coseguenza necessaria è che quello stesso edificio non possa più essere adibito a edificio scolastico e dunque vada dismesso. La Provincia si è dichiarata disponibile ad intervenire, ma come? La proprietà dell’immobile è comunale, ma pure se non lo fosse ci chiediamo: se l’amministrazione pubblica lo scorso anno ha giudicato non conveniente adeguare sismicamente l’edificio, come fa oggi a cambiare idea? Una bella grana, da cui avevamo messo in guardia per tempo il Sindaco, che però non ha mai voluto ascoltarci seriamente. Si potevano fare altre scelte, più razionali, più economiche, che avebbero ugualmente messo in sicurezza i nostri alunni, ma che avrebbero garantito anche l’Itet e mantenuto nelle disponibilità di tutta la cittadinanza un’area verde al centro del paese”.
Vedi documento originale: Regione Abruzzo_Comunicazioni_protocollo n. 7660