Quali caratteristiche deve avere il tapis roulant più valido?
Fare sport anche nella stagione invernale non è semplice per tutti: chi non ama stare dentro le quattro mura della palestra, infatti, può dover rinunciare al movimento. Una buona soluzione è quella di acquistare alcuni attrezzi in modo da allenarsi a casa: il più completo è certamente il tapis roulant.
Ma quali sono le caratteristiche che deve avere per non farvi mancare nulla? Come fare se lo spazio in casa è poco? Leggete qui di seguito i nostri consigli.
Il nastro: quanto deve essere lungo e largo?
Sembra un aspetto secondario, invece la lunghezza del nastro sul quale dovrete correre è molto importante, per assicurarsi un percorso privo di rischi. Secondo le direttive europee, le dimensioni minime devono essere di 40 x 120 cm, per stare sicuri.
Ma è anche importante stabilire questo criterio in base al tipo di esercizi che intendete eseguire: corsa o camminata? Per una “passeggiata” in casa, il nastro potrà arrivare anche solo a 130 cm, mentre per una corsetta dovrete considerare anche la vostra altezza.
Per fare un esempio, chi è altro tra i 150 e i 170 cm dovrà preferire un nastro lungo tra i 135 e i 145 cm, mentre chi supera questa misura e arriva anche a 190 cm, dovrà optare per i 140/150 cm.
Per quanto concerne la larghezza, se la minima è di 40 cm, diciamo che quella ottimale per una passeggiata veloce è di 42 cm. Tuttavia questa misura aumenta se si pratica la corsa e si percorrono molti km: sale a 45 cm se si resta negli 8 km/h, arriva a 55 cm se si superano i 18 km/h.
Elettrico o meccanico?
Si tratta prima di tutto di una questione economica: il tapis roulant elettrico ha un costo decisamente elevato rispetto a quello meccanico, per cui, chi non ha un grosso budget a disposizione, dovrà optare per la seconda soluzione.
Il modello a motore è certamente più potente, permette di sforzare di meno le ginocchia e ha molte funzioni utili, come il cardiofrequenzimetro o il misuratore di calorie bruciate. Di contro, consuma corrente elettrica, per cui dovrete valutare questo aspetto se volete utilizzarlo più volte al giorno.
Non sempre questa tipologia coincide con un tapis roulant pieghevole e, anche se lo fosse, occupa sempre uno spazio abbondante. Il meccanico è invece più compatto, quindi può ridurre l’ingombro ed essere facilmente aperto e chiuso quando serve.
Tuttavia, per metterlo in moto, è necessario usare la forza delle gambe, quindi è da sconsigliare a chi ha patologie alle ginocchia come la condropatia.
L’inclinazione e l’ammortizzazione
Se siete corridori esperti e volete osare, scegliere un tapis roulant con inclinazione è un modo intelligente per variare l’allenamento. Alcuni modelli possono raggiungere la pendenza del 15%, quindi aiutarvi a muovere molti più muscoli e a bruciare più calorie.
Non è da trascurare anche l’ammortizzazione, che è indispensabile per preservare tendini e legamenti da eventuali danni: prima di acquistare il prodotto, quindi, verificate che sia descritto questo aspetto.
Una buona manutenzione
Un aspetto da tenere a mente è quello di doversi occupare con costanza della manutenzione del nastro: ci sono infatti diversi fattori che possono comportarne un prematuro deterioramento e, quindi, la rottura. Gli step da seguire riguarderanno prima di tutto la lubrificazione del nastro, seguendo le istruzioni del brand che lo ha realizzato. Se, infatti, viene lasciato secco troppo spesso, potrebbe rompersi inevitabilmente, anche durante la corsa.
Considerate poi che un tapis roulant ha una vita che si aggira attorno ai 3500 km: se il modello che avete scelto ha, appunto, il contachilometri, verificate se siete vicini a quella cifra, in modo da sostituire per tempo il nastro, evitando incidenti e anche che il motore si surriscaldi e fonda.
Un altro elemento che determina la durata di questa parte è il peso di chi corre: se parliamo di grosse stazze, che raggiungono anche i 100 kg, è bene sostituire il nastro anche prima dei 3000 km. Tuttavia, anche se il tapis roulant non viene usato spesso, è opportuno cambiare il nastro ogni cinque anni, in quanto i materiali che lo compongono, come la gomma, deteriorano entro questo lasso di tempo. Una buona abitudine è anche quella di correre con scarpe pulite, in modo che non si vadano a collocare fastidiosi residui al di sotto del tappeto.