Collarmele. Un convegno pubblico a Celano per presentare le caratteristiche principali del progetto per la produzione di biometano da sottoprodotti agricoli a Collarmele. L’evento, organizzato dalla società Biometano Energy, ha come obiettivo quello di fornire le conoscenze necessarie e dare la possibilità, ai cittadini del Fucino e alla stampa, di formulare domande sull‘attività specifica che verrà svolta dall‘impianto. L‘alimentazione dello stesso sarà costituita da residui di lavorazione e sottoprodotti delle attività agricole ed agro–alimentari già prodotte localmente e già presenti sul territorio. La produzione prevede, oltre al biometano da destinare all‘autotrazione, anche la produzione di un fertilizzante–ammendante, particolarmente apprezzato dagli agricoltori soprattutto all‘interno dei protocolli delle coltivazioni biologiche, e recupero di anidride carbonica liquida per uso alimentare.
Il convegno, in programma sabato prossimo a partire dalle 10.30, si svolgerà nell‘auditorium “E. Fermi” di Celano, unica sala disponibile abbastanza capiente presente in zona vista l‘alta affluenza di cittadini prevista.
La Biometano Energy srl inviterà a presenziare al convegno Confagricoltura, come rappresentante delle categorie professionali interessate, Legambiente, come rappresentante delle istanze ambientaliste, esperti delle professioni tecnico–scientifiche, rappresentanti dell‘amministrazione della Regione Abruzzo, i sindaci dei comuni di Collarmele, Pescina e San Benedetto dei Marsi ed Il Comitato Salute Ambiente e Territorio Marsica Est. Al convegno sarà presente in qualità di moderatore Sergio Ferraris, direttore della rivista QualEnergia.
Il progetto proposto dalla Biometano Energy srl è stato autorizzato dalla Regione Abruzzo in data 10 febbraio e sarà dotato, come risultato delle sollecitazioni dei comuni di Collarmele, Pescina e San Benedetto dei Marsi, di protocolli di monitoraggio e di valutazione periodica che certificheranno il rispetto di tutte le norme ambientali, di sicurezza ed anti–inquinamento. In particolare verranno installati pozzi piezometrici per il monitoraggio della falda acquifera, verranno svolte periodiche indagini di campionamento olfattivo e acustico tale da renderlo probabilmente l‘impianto per la produzione di biometano da sottoprodotti più controllato e monitorato d‘Italia.