Civitella Roveto. I libri stampati dovranno essere distrutti. Questa la decisione del giudice comunicata all’associazione Il Liri dopo una lunga battaglia legale andata avanti per 5 anni. Al centro della diatriba una foto di un soldato neozelandese pubblicata su dei libri della seconda guerra mondiale.
Il gruppo di lavoro de il Liri, come per altre iniziative editoriali, si era riunito nel 2015 per iniziare la stesura di un nuovo libro con l’obiettivo era quello di divulgare qualcosa che non si trova sui libri di storia. Il tema era la seconda guerra mondiale e il budget per il libro era di poco meno di 3mila euro. Attraverso una ricerca sul sito internet dei reduci di guerra neozelandesi i soci avevano trovato una foto di un conterraneo e grazie alla concessione di alcuni documenti relativi a questa figura erano riusciti a costruire una pagina delle radici della Valle Roveto sconosciuta ai più. Poco prima della pubblicazione, però, è arrivato l’imprevisto.
Alla sede dell’associazione è stata recapitata una denuncia per l’utilizzo della fotografia del soldato neozelandese. Un fatto inaspettato che ha bloccato la presentazione del libro e aperto la strada a una lunga battaglia legale conclusasi da poco con un epilogo inaspettato. Il Liri, infatti, è stato condannato a distruggere le mille copie del volume fino a ora custodite in uno scantinato, a pagare 2.400 euro per le spese legali della controparte oltre alle 600 ai propri avvocati. Un conto che l’associazione, le cui funzionalità si sono arrestate inevitabilmente negli ultimi anni, non è in grado di sostenere.
Per questo è stato lanciato un appello a tutti i soci e a tutto il territorio affinchè venga sostenuta questa importante spesa per chiudere così un capitolo buio della storia dell’associazione e ripartire per raggiungere nuovi obiettivi e continuare a diffondere storia e cultura nel territorio. I soldi dovranno essere raccolti entro il primo marzo, a offerta libera. Ci si potrà rivolgere ai referenti dell’associazione sul territorio che faranno da tramite con la dirigenza per chiudere il tutto nel giro di qualche giorno e tornare dalle aule del tribunale a quelle delle scuole.