Avezzano. Il centrosinistra prosegue il suo percorso di aggregazione e apertura. Il vertice che ieri ha visto coinvolti gli esponenti della coalizione a firma Pd, Art 1, Leu e Psi è stato arricchito dalla partecipazione di diversi componenti del mondo civico. Fra questi spicca però l’assenza di Domenico Di Berardino, neo fondatore di “Avezzano al centro” assieme a Ignazio Iucci. Prende sempre più piede un suo percorso in solitaria e slegato dalla coalizione.
Presenti anche i vertici cittadini con Giuseppe Di Pangrazio, provinciali con Francesco Piacente e regionali con il segretario Michele Fina. Un’occasione per costruire una coalizione larga, comprendente anche la sinistra radicale che in un primo momento sembrava voler chiudere le porte alla collaborazione col Pd, rivendicando la propria autonomia e una sorta di autogestione. Oltre a loro erano presenti anche rappresentanti della società civile, indispensabile per allargare il raggio di azione della coalizione.
Quindi anche la sinistra radicale sembra essersi aperta alla possibilità di collaborare. Non solamente rivolta a politiche identitarie ma a favore di un centrosinistra più allargato e moderato. Da valutare i diversi punti sul programma, dalla sanità al sociale fino alla scuola. Obiettivo del tavolo è fare un patto per la città tra forze del csx, forze civiche e forze moderate.
È stato discusso anche il profilo del possibile candidato sindaco. Non è un mistero che nel Pd vi sia una nuova linea da seguire. Non si mettono veti su nessuno ma non ci sono ancora certezze. Per lo meno al momento e in considerazione della necessità di figure nuove oltre che dell’auspicato ricambio generazionale. La scelta dovrà ricadere su una figura capace di riunire le forze politiche in campo e le migliori caratteristiche di azione, innovazione e competenza che escludano ritorni al passato.