Avezzano. Oggi il Tribunale di Avezzano ha comunicato il decreto 697/2020 con il quale ha omologato la proposta di concordato preventivo presentato dal consorzio nell’ottobre 2018. Il giudice ha rigettato le opposizioni presentate da Banca Sistema e Agenzia delle Entrate e ha ritenuto invece ammissibile la proposta, già approvata dal 75% dei creditori, sul presupposto che la gestione secondo il piano concordatario potrà salvaguardare gli aventi diritto.
“L’omologa arriva dopo due anni di intenso lavoro da parte dell’attuale governance e dei consulenti di procedura” dichiara una raggiante dottoressa Manuela Morgante, “voglio ringraziare il Tribunale e gli organi di procedura incaricati per l’attenzione e la sensibilità che hanno dimostrato”.
L’esecuzione del piano di concordato è stata affidata agli organi aziendali, sotto la sorveglianza dei commissari giudiziali. “A questo punto si apre una nuova fase. Abbiamo la responsabilità di garantire il servizio e di far fronte agli obblighi assunti nei confronti dei creditori. Lo faremo con enorme senso di responsabilità. Ho comunicato l’esito della procedura a tutti i dipendenti richiamandoli ad un maggiore impegno. Il peso della riuscita dell’impresa è però responsabilità di tutta la comunità marsicana, a partire dai cittadini chiamati ad utilizzare la risorsa idrica con intelligenza e ai sindaci cui chiedo di continuare a collaborare per l’ammodernamento delle reti e degli impianti che non si è mai fermato”. Ribadisce il presidente.
“È stata una fatica enorme, un lavoro continuo e in un contesto politico non sempre coeso. Con una rappresentazione mediatica a volte ostile. Però oggi mi godo una grande soddisfazione politica e professionale”, dichiara la componente del Consiglio di sorveglianza Felicia Mazzocchi.
Il Presidente del Consiglio di sorveglianza Alessandro Pierleoni precisa: “ringrazio i sindaci che hanno avuto fiducia nell’attuale governance sostenendone le scelte non sempre facili. L’augurio è di mantenere questa coesione nell’interesse della comunità”. Soddisfazione espressa anche dagli altri membri degli organi amministrativi Antonio Mostacci e Loreto Ruscio e dai collaboratori, Albino Santucci e Leo Corsini.