Carsoli. Domenico D’Antonio rispedisce al mittente l’invito di sedere a un tavolo del centrodestra. L’ex sindaco e consigliere comunale preferisce andare dritto per la sua strada e costruire pezzo dopo pezzo una lista civica.
“Nell’articolo e successivo manifesto riguardante le prossime elezioni comunali del 2020 avevamo esplicitamente manifestato la nostra volontà di lavorare “per dar vita ad una vera, e non camuffata, lista civica”, ha spiegato D’Antonio, “dalle dichiarazioni apparse in questi giorni sugli organi di informazione locale ci rendiamo conto che il nostro messaggio è stato (confidiamo in buona fede) interpretato in modo ,inappropriato e non rispondente alle nostre aspettative riguardanti il futuro del nostro Comune.
Ci rallegra il fatto che siano cadute le pregiudiziali nei nostri confronti riconoscendoci, finalmente, quella coerenza e senso di responsabilità che da sempre hanno caratterizzato la nostra azione ed attività politica.
Siamo rispettosi ed abbiamo grande considerazione per le appartenenze e posizioni politiche di ognuno, posizioni che in gran parte coincidono con le nostre, ma manteniamo ferma la nostra convinzione sull’opportunità e, direi, la necessità di costruire una lista civica scevra da qualsiasi condizionamento partitico.
Le elezioni comunali vengono appositamente denominate “elezioni locali” proprio per ribadirne la peculiarità territoriale e l’attenzione specifica alle problematiche locali che non possono essere relegate negli angusti e limitanti steccati partitici.
Al tavolo “apparecchiato” al quale dovevano partecipare 8 persone (tra cui il sottoscritto), scelte e selezionate in modo unilaterale, ben 3 erano segretari di partiti politici ed uno era il candidato sindaco indicato da Fratelli d’Italia.
Ribadiamo la nostra volontà di costruire una lista civica composta di persone che credono fermamente nella buona, sana, corretta ed efficiente amministrazione e che sappiano prendere decisioni autonomamente senza delegarle o farsele imporre da altri.
Per questo, auspichiamo che coloro che intendono confrontarsi su questo percorso si spoglino del ruolo partitico con il quale continuano a presentarsi ai cittadini, in un confronto lineare, limpido e trasparente, senza insidie, sotterfugi o trabocchetti ideati e suggeriti da persone di Comuni vicini o del Capoluogo.
Ciò anche per rispetto verso quelle persone nuove, motivate, credibili e della c.d. società civile, spesso richiamata, che insieme a persone già di esperienza, hanno già deciso di condividere questa impostazione ed iniziare a dare il proprio contributo per la crescita e lo sviluppo del nostro, e ribadisco nostro, Comune”.