Tagliacozzo. Nell’ottobre 2010 il Comune di Tagliacozzo ha impugnato davanti al TAR le delibere 44 e 45 che approvavano il “Programma Operativo” della coppia Chiodi Baraldi (Commissario e subCommissario per il rientro dal debito sanitario nella Regione Abruzzo), in quanto tali provvedimenti stabilivano la chiusura dei piccoli ospedali, tra cui quello di Tagliacozzo, e la sua trasformazione in una sorta di poliambulatorio (c.d. Presidio Territoriale di Assistenza). Nel giugno 2011 il TAR Abruzzo ha dichiarato illegittimo il “Programma Operativo 2010”, perchè contrastante con le leggi statali e regionali che governano la materia, e con lo stesso “Piano di Rientro” adottato nel 2007-2008. Subito dopo il governatore Chiodi sollecitò la convocazione di un vertice governativo auspicando provvedimenti governativi che gli avrebbero permesso di continuare nell’incarico commissariale, a suo detta ostacolato dalle sentenze del TAR Abruzzo. Nel mese di luglio 2011 il Governo Berlusconi emanò una disposizione che trasformava in legge dello stato il “Programma Operativo 2010” (già bocciato dal TAR) (art. 17 comma 4 D.L. 98/2011 conv.. in legge 111/2011: c.d. “Manovra Tremonti”). Il Comune di Tagliacozzo – assistito dagli avv.ti Herbert Simone, Paolo Novella, e Gianluca Motta – ha chiesto al TAR di eseguire – in via di ottemperanza – la sentenza n. 324/2011 disapplicando la norma del Decreto Legge n. 98, oppure di rinviare tale norma davanti alla Corte Costituzionale. Con l’ordinanza n. 115/2012 del 16 febbraio 2012 il TAR Abruzzo ha sospeso il giudizio e ha trasmesso gli atti alla Consulta, individuando diversi profili di incostituzionalità della legge di sanatoria emanata su sollecito del Presidente Chiodi. In particolare il Giudice Amministrativo abruzzese afferma che la norma di sanatoria contenuta nella Manovra Tremonti si pone in contrasto con gli artt. 24, 72, 72, 103, 113, 117, 120 Cost, e con la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo del 4.11.1950. Scarica la sentenza. Dichiara il Sindaco di Tagliacozzo Maurizio Di Marco Testa: “Siamo soddisfatti per la pronuncia del TAR che conferma ciò che abbiamo sempre affermato: non è possibile chiudere per legge l’Ospedale di Tagliacozzo; la popolazione di un territorio particolare come il nostro non può restare senza adeguata tutela sanitaria. Ora attendiamo fiduciosi il giudizio della Consulta. Ovviamente continueremo a cercare un dialogo di natura politica con la Regione, con il Commissario alla Sanità e con la ASL, convinti che le ragioni delle zone interne non possono essere ignorati. Percorriamo quindi un doppio binario: la strada giudiziaria, e la strada del dialogo politico”. Intanto il sindaco di Pescina, Maurizio Di Nicola, spera che ci sia la stessa valutazione del Tar per il “Serafino Rinaldi”. “Confidiamo nell’udienza del prossimo 29 febbraio, nella quale il TAR di L’Aquila sarà chiamato ad identica valutazione per l’ospedale di Pescina”, ha spiegato Di Nicola, “L’auspicio è che l’emergenza neve, con i gravi disagi sanitari patiti dalla popolazione della Valle del Giovenco in questi giorni, ed il pronunciamento dei giudici amministrativi aquilani possano indurre a nuove e più opportune scelte sia la Regione Abruzzo, sia la ASL n.1, per quanto concerne i servizi sanitari erogati dai piccoli ospedali”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Pescina Maurizio Di Nicola. “Confidiamo nell’udienza del prossimo 29 febbraio, nella quale il TAR dell’Aquila sarà chiamato ad identica valutazione per l’ospedale di Pescina. L’auspicio è che l’emergenza neve, con i gravi disagi sanitari patiti dalla popolazione della Valle del Giovenco in questi giorni, ed il pronunciamento dei giudici amministrativi aquilani possano indurre a nuove e più opportune scelte sia la Regione Abruzzo, sia la Asl, per quanto concerne i servizi sanitari erogati dai piccoli ospedali”.