Avezzano. Un presunto debito di droga alla base di un’aggressione avvenuta in casa di un giovane straniero. Sono queste le accuse nei confronti di due marsicani che sono dovuti comparire ieri mattina davanti al giudice del tribunale di Avezzano. Si tratta di G.I., 31 anni, e A.M. (35), di Celano, accusati di aver pestato il marocchino.
I fatti risalgono a ottobre del 2015 quando sarebbe avvenuta l’irruzione in casa del giovane, con la richiesta di denaro e il tentativo di rubare anche una Play Station. Alla base di quanto avvenuto ci sarebbe la richiesta dei due di restituzione di una somma di denaro di 60 euro, pagamento a loro dire di una consegna di sostanze stupefacenti. Al rifiuto del proprietario, che in quel momento era a casa da solo, sarebbe scattato il pestaggio.
Dopo il trasporto in ospedale da parte dei genitori e la prognosi di una decina di giorni a causa di un politrauma e di diverse contusioni in più parti del corpo, era scattata la denuncia ai carabinieri. Le forze dell’ordine avevano avviato le indagini e interrogato alcuni testimoni, principalmente inquilini che avevano sentito le urla dalla pianerottolo arrivare dall’interno della casa.
All’aggressione avrebbe assistito anche un bambino marocchino che aveva trovato la porta aperta e si era intrufolato incuriosito dai rumori e dalle grida che arrivavano dall’interno. Il processo nei confronti dei marsicani, difesi dagli avvocati Mario Del Pretaro e Domenico Quadrato, è stato aggiornato al mese di maggio prossimo. La parte civile era assistita dall’avvocato Antonio Carlini. Era presente anche il giovane aggredito, per la costituzione di parte civile.
Le difese hanno eccepito l’incompetenza per materia del giudice monocratico, essendo uno dei reati di competenza collegiale. Il giudice a seguito dell’eccezione delle difese, ha rimesso il procedimento al presidente del tribunale, affinché fissi una nuova udienza davanti al collegio.