Tagliacozzo. Il bilancio del Comune di Tagliacozzo è stato approvato da qualche giorno, la maggioranza esulta e il Sindaco Giovagnorio descrive Tagliacozzo come il “Paese di Bengodi”. Ma le opposizioni e i due consiglieri di maggioranza Colizza e Marletta disertano il consiglio in segno di protesta. Dall’opposizione si leva la voce del Consigliere d’opposizione Vincenzo Montelisciani, il quale ammonisce: “così Tagliacozzo muore”
“Visto il reiterato atteggiamento di strafottenza e di chiusura abbiamo deciso di non partecipare ai lavori del Consiglio comunale in segno di protesta e per dimostrare al Paese che la giunta Giovagnorio non solo non riesce a interpretare le esigenze dei tagliacozzani, ma è anche isolata e sul viale del tramonto. Siamo abituati a ricostruzioni mirabolanti dell’operato della sua giunta”, commenta il Consigliere comunale Vincenzo Montelisciani, “ma i fatti e i numeri lo smentiscono e come al solito gli fanno fare una figuraccia. Dietro le lucette, le paillettes e i post sui social network, si nasconde la realtà di un paese in declino e che si spopola. Da quando Giovagnorio è Sindaco, Tagliacozzo perde ancora più abitanti che in passato (123 negli ultimi due anni, 64 nell’ultimo), diminuisce il tasso di natalità, chiudono più attività commerciali e anche il saldo migratorio è negativo, mentre prima non lo era. Cioè: con questa Giunta la gente se ne va da Tagliacozzo. A questo ritmo, tra qualche anno, avremo gli stessi abitanti di Capistrello”.
“Questa amministrazione – prosegue – continua a fare spese folli per iniziative che non hanno ritorno economico, mentre taglia i capitoli di spesa più importanti, quelli che possono invertire davvero la tendenza. Aumentano ancora le spese per il Festival di Mezza Estate (+38mila euro, su un totale di 266mila), così come la cifra per le luci di natale che in 5 anni arriva a oltre 100mila euro, viene riconfermato il segretario particolare del Sindaco che verrà assunto senza bando per altri 5 mesi, così come la spesa per addobbi, fiori, mostre e mostrine degli amici degli amici. A fronte di ciò il comune risparmia 34mila euro sul sociale, tagliando del 40% lo sportello per il monitoraggio; vengono stanziati solo 2mila euro per la manutenzione del fiume Imele, uno dei più inquinati d’Abruzzo; diminuiscono le borse lavoro Ex Eca; le frazioni vengono abbandonate a loro stesse; i soldi per le manutenzioni scarseggiano; il problema delle scuole ancora non si risolve e il polo scolastico è un’opera di grande irragionevolezza che ci costringe a spendere 8,7mln di euro, di cui abbiamo soltanto 2,5mln, ottenuti, peraltro, dalla passata amministrazione. Sulla nuova scuola, in particolare, il Sindaco aveva rassicurato che il primo finanziamento destinato alla messa in sicurezza delle scuole abruzzesi sarebbe stato assegnato per il Comune di Tagliacozzo, ma -proprio ieri- la Regione Abruzzo ha pubblicato l’elenco delle opere finanziate e il polo scolastico non è presente”.
“A questo s’aggiunge una dissennata politica di indebitamento che la collettività prima o poi pagherà. Mentre altri comuni sono riusciti a reperire fondi da altri enti, la Giunta Giovagnorio non vi riesce e allora contrae mutui con grande disinvoltura. Dopo quello di circa 800 mila euro dell’anno scorso, questo bilancio ne prevede un altro di 1mln e 200mila euro per ultimare i lavori del campo sportivo di S. Onofrio”.
Quello che sta accadendo durante queste festività natalizie è l’esatta rappresentazione, il preciso segno di questa amministrazione: cioè, un Tagliacozzo illuminato a festa con costosissime lucette che ci fanno fare bellissime foto, ma un Tagliacozzo tragicamente vuoto e sempre più desolato.”