Avezzano. Non si placa l’ondata di disagi causati dal maltempo nella Marsica. Le strade gelate e la neve accumulata ai lati della strada stanno rallentando il ritorno alla normalità dei cittadini marsicani. A Ovindoli già si pensa allo richiesta di stato di calamità naturale. Ieri a Pescina una donna è caduta in casa e i familiari hanno chiamato l’ambulanza alle 17.30. Il presidio ospedaliero locale, però, dispone solo di un ambulanza che in quel momento era fuori. E’ stato necessario così chiamare un mezzo da Avezzano che è arrivato 40 minuti dopo la chiamata. Il primo cittadino Maurizio Di Nicola, che durante i giorni dell’emergenza ha chiesto e ottenuto l’intervento di un’ambulanza militare, ha evidenziato l’importanza di più mezzi su un territorio vasto come quello della Valle del giovenco. Il ritardo dell’ambulanza non è stato l’unico disagio causato dai postumi del maltempo. Ieri mattina un bus dell’Arpa che collega Tagliacozzo e gli altri paesi della Marsica occidentale con L’Aquila, non è partito a causa del carburante gelato. Numerosi sono stati i disagi degli studenti e dei lavoratori costretti a rimanere a casa un altro giorno. Ieri ad Avezzano sono state riaperte le scuole primarie e medie e questo a creato disagi al traffico cittadino. A causa dei marciapiedi ancora occupati dalla neve le auto non hanno potuto parcheggiare bene e mamme e bambini sono stati costretti a passare in mezzo alla strada per raggiungere la scuola. “Se l’andamento turistico invernale fosse una disciplina sciistica, questa sarebbe sicuramente la discesa libera!”.
Il primo cittadino ovindolese commenta così, con sottile sarcasmo, la difficile situazione in cui si trova, fin dal mese di dicembre, la rinomata località sciistica marsicana. Un settore in calo e fortemente altalenante, quello del turismo invernale, soggiogato da una pluralità di fattori ostativi.
Riconoscendo un indubbio “effetto Monti” sulle vacanze degli italiani, un ruolo chiave ha giocato la scarsità di neve ad inizio stagione; carenza che ha portato al tracollo delle presenze durante il periodo natalizio.
“La montagna ovindolese ne è uscita con le ossa rotte e non è un eufemismo – sottolinea il sindaco – considerando che le vacanze di Natale corrispondono ad una percentuale molto importante dell’intero incasso stagionale. Fortunatamente, grazie alla presenza di un impianto di innevamento artificiale potenziato ed assolutamente efficiente, la flessione è diminuita tra Capodanno e l’Epifania, dove si è registrato il tutto esaurito”. Il sindaco di Ovindoli, Pino Angelosante, vista la crisi dell’indotto turistico locale si è detto pronto a chiedere lo stato di calamità naturale per il paese. “Quello che è, per tradizione, il periodo ottimale per le settimane bianche, nonostante il susseguirsi di giornate assolate e nonostante lo stato delle piste e degli impianti sia invidiabile, sembra non registrasi affatto un’inversione di tendenza anzi, paradossalmente, fioccano le disdette per troppa neve”, ha spiegato Angelosante, “indubbiamente l’emergenza neve c’è stata, ma è stata affrontata quasi in tempo reale, mettendo in campo tutti i mezzi e le risorse a disposizione del Comune, dimostrando il massimo livello di operatività. Ed invece, a remare contro, hanno contribuito il disservizio esteso dei mezzi di trasporto e la disinformazione: “Il suggestionante tam tam mediatico – commenta il sindaco- che, avvalendosi di toni apocalittici ed immagini drammatiche, ha raccomandato scrupolosamente, insieme alle previsioni meteo catastrofiche del fine settimana, di on mettersi in viaggio con il rischio di trovare strade ed autostrade impraticabili anziché suggerire, attenendosi così maggiormente alla realtà dei fatti ed al buon senso, di muoversi equipaggiati di prudenza, pneumatici termici e catene da neve.
Il risultato è che, allo stato attuale, l’indotto su cui si regge l’intera località montana, quello del turismo invernale, è stagnante e paralizzato ulteriormente da fattori non intrinseci. Sulla base di tali premesse e considerazioni, ed in virtù dello sforzo sostenuto, primo fra tutti la gestione dell’allerta meteo e non ultimo la restituzione delle tasse relative all’anno 2009, l’impegno dell’intera Amministrazione, nel prossimo ed immediato Consiglio comunale, sarà quello di formalizzare l’istanza di riconoscimento dello stato di calamità naturale per fare in modo che la neve, da risorsa e ricchezza, non diventi una problematica. Concludendo, l’augurio sentito del primo cittadino è che l’Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo prenda subito consapevolezza della reale criticità della situazione ed agisca con solerzia intraprendendo una massiccia e risolutiva campagna di promozione turistica dedicata alla montagna abruzzese nella sua interezza”.