Avezzano. La storia sembra la trama di un film. Eppure è quanto capitato a una famiglia marsicana il giorno della laurea della figlia. Alcuni giorni fa, infatti, tutti insieme si erano recati in facoltà per assistere alla discussione della tesi della giovane. Un elaborato curato dalla ragazza per mesi.
Tutti in partenza in auto dalla Marsica, genitori, amici e parenti, sono arrivati in facoltà in attesa che la commissione valutasse quel lavoro. Ma qualcosa ha cominciato a non funzionare. La mattinata volge al termine e della discussione di tesi non se ne parla. Allora qualche parente della ragazza comincia a insospettirsi e va in segreteria per capirci qualcosa in più.
Gli animi si scaldano e qualcuno minaccia anche di chiamare i carabinieri. Alla fine si va a fondo sulla vicenda e dalla segreteria si scopre che da anni la studentessa non sosteneva esami. Scatta il melodramma, lo stupore, il disorientamento dei genitori, di qualche parente, degli amici.
Salta la festa, salta il ricevimento in un locale di Avezzano, tutti se ne tornano a casa senza festeggiare, senza confetti rossi, senza foto con la corona d’alloro e senza selfie con la neo dottoressa. Banchetto annullato e delusione dei genitori per una laurea mancata. La laurea non è tutto, ci sono cose più importanti nella vita, ma lo shock per i familiari della ragazza li ha messi a dura prova.
Forse lei non voleva deludere i genitori. Ma non è un pezzo di carta che cambia le persone e gli affetti, conta piuttosto la forza di essere sinceri anche quando la verità fa male. Perché, in realtà, anche quando si tenta di affondarla ad ogni costo, alla fine la verità viene sempre a galla.