Civita d’Antino. Tutti assolti gli imputati per il caso legato alle concessioni per la realizzazione di una struttura nel Comune di Civita d’Antino. Sotto accusa c’era anche il primo cittadino, Sara Cicchinelli. Accusati di favoreggiamento anche due assessori, tecnici comunali e imprenditori, tutti coinvolti a vario titolo per aver favorito, secondo l’accusa, l’apertura di un esercizio pubblico pur non avendo le autorizzazioni. Si conclude così una vicenda durata anni, con una sentenza arrivata ieri ed emessa dal collegio del tribunale di Avezzano presieduto da Zaira Secchi (Alessandra Contestabile, Francesca Minotti).
Secondo l’accusa, nonostante alcuni provvedimenti amministrativi di demolizione e la mancanza delle licenze, gli accusati avrebbero favorito l’attività commerciale e l’iter per l’apertura. Invece è arrivata per tutti l’assoluzione. Oltre al sindaco, assolti gli assessori Roberto Tullio e Antonio Di Francesco, il responsabile del procedimento Maria Grazia Alfano, ma anche Ermanno Petricca, titolare della ditta appaltatrice, e Iolanda Petricca, titolare dell’attività.
Assoluzione anche per Daniela Dellabella, responsabile provvisorio dell’ufficio tecnico e il nuovo responsabile dell’ufficio, Mario Ferrazza. Prescritte, infine, le accuse anche per il comandante della polizia municipale, Pietro Di Curzio. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Paolo Novella, Pasquale Milo, Leonardo Casciere, Carlo Ricci, Maurizio Colaiacovo, Stefano Guanciale, Franco Colucci ed Elisa Mattei.