Capistrello. “Da qualche giorno sui quotidiani locali non si fa altro che leggere appelli rivolti ai genitori di Capistrello, richiamandoli ad insegnare ai propri figli il senso civico e la buona educazione. Sono d’accordo che qualsiasi forma di violenza o di vandalismo vada contrastata e combattuta ma, se pensate che la via d’uscita sia la repressione, vuol dire che come rappresentanti delle istituzioni avete fallito.” Interviene cosi Alessandro Lusi, dirigente provinciale del Partito democratico, già consigliere comunale, in una nota del locale circolo inviata alla stampa.
“L’istituzione oltre a redarguire dovrebbe anche offrire”, precisa Lusi, “pur ribadendo la tolleranza zero verso simili gesti, sarebbe forse il caso di pensare che i nostri giovani ad oggi non hanno un minimo di sfogo se non quello dei bar. Non esiste un centro sportivo polivalente, non esiste una biblioteca, non esiste un centro di aggregazione. L’Amministrazione comunale con tutti i soldi che ha avuto nelle mani in questi anni non ha dedicato nessuna attenzione a questi temi: se pensano che pavimentare le piazzette sia la soluzione per porre rimedio alle problematiche giovanili si sbagliano di grosso”.
“Non capisco per quale motivo nelle nostre scuole non si insegni più educazione civica”, sottolinea il dirigente provinciale del Partito democratico, “il Comune potrebbe intervenire con delle giornate sul tema. I giovani di oggi saranno coloro che ci rappresenteranno domani. E istituire una volta per tutte un Consiglio comunale dei ragazzi, affinché possano tastare con le loro mani quanto sia prezioso il nostro territorio; creare una polisportiva, affinché non servano solo i Cristiano Ronaldo o i Messi per poter tirare un calcio ad un pallone, o un Bolt per correre i 100 metri, creare un laboratorio musicale/teatrale in collaborazione con le scuole totalmente finanziato dal Comune”.
“La politica delle piazzette e delle fontane che hanno stravolto l’urbanistica, l’estetica e la viabilità del paese è fallimentare”, continuano nella nota il segretario del circolo cittadino Alessandro Croce e il consigliere comunale Chiara Di Felice, “un paese ha certamente bisogno di opere pubbliche e ammodernamento ma insieme a questo serve molto altro. Gli atti vandalici vanno condannati senza nessuna giustificazione ma, dopo la condanna, un Comune e un’Amministrazione responsabili si devono chiedere: cosa stiamo facendo noi per questi giovani? Sono quattro anni che la palestra della scuola media è bloccata non si capisce perché. La casa delle associazioni nella scuola di via Bucci è un monumento allo spreco e al brutto: dopo aver speso decine di migliaia di euro, alla comunità viene restituita una struttura fatiscente senza alcun rispetto per le associazioni che ospita. La ex scuola di pozzo santino, dove sono ospitate altre associazioni, è in una condizione igienico-sanitaria e strutturale impraticabile: le associazioni sono costrette a chiedere al Parroco ospitalità per fare una qualunque iniziativa”.
“Il centro sportivo di Fonte Matteo è una discarica a cielo aperto e l’isola ecologica è una chimera”, concludono i due, “l’avevano promessa quattro anni fa e non se ne vede nemmeno l’ombra. In Consiglio comunale e nel paese continueremo una battaglia forte perché va realizzato subito un centro culturale polivalente a disposizione di giovani e associazioni che possa ospitare dibattiti, convegni e concerti. E poi subito una biblioteca che dia un luogo culturale e sicuro a tanti bravi ragazzi che nel nostro paese non hanno alcun punto di riferimento. Con tutti i milioni spesi (e in molti casi sprecati) per fare le piazzette e togliere lo zampillo se ne sarebbero potuti realizzare a iosa di luoghi culturali a disposizione dei giovani. Abbiamo il dovere di restituire un’anima e un futuro alla nostra comunità.”