Magliano dei Marsi. I carabinieri forestali riuniscono le regole per chi vuole frequentare la riserva naturale del Monte Velino e gli sportivi insorgono: così non si potranno più fare passeggiate in bicicletta, eventi sportivi e arrampicata. La riserva naturale del Monte Velino è una delle aree protette più amate e visitate del territorio. Sportivi e non, sia in inverno, sia in estate, passeggiano tra i sentieri nel rispetto della natura. Qualche giorno fa, durante un vertice con amministratori del territorio e rappresentanti del territorio, il raggruppamento carabinieri biodiversità ha presentato questo decalogo di regole che hanno lasciato di stucco le associazioni sportive.
Secondo quanto precisato nel documento diffuso soprattutto tra gli amanti del Velino nella riserva, di circa 3.500 ettari, non si potrà più uscire dai tracciati segnati, passeggiare con cani se non al guinzaglio, alzare troppo la voce o provocare rumori che possano alterare il silenzio della natura, ma anche utilizzare droni o altri veicoli. L’accesso alla riserva, secondo le nuove norme, è libero solo per i singoli visitatori o per i piccoli gruppi, se ci sono 5 o più persone che intendono effettuare un’escursione dovranno necessariamente chiedere l’autorizzazione indicando data, ora, località e itinerario nonché numeri di partecipanti al reparto carabinieri biodiversità di Castel di Sangro con 7 giorni di anticipo.
Le norme, secondo quanto dal comandante del reparto carabinieri biodiversità di Castel di Sangro, Bruno Petriccone sono sempre esistite e ora sono state riunite tutte in un unico documento che dovrà essere discusso e condiviso con gli attori del Velino. Giovedì alle 17, infatti, è stata convocata una riunione nella sede della riserva a Magliano de’ Marsi per aprire un dibattito su ciascuna di queste norme.
Prima, però, i sindaci di Magliano de’ Marsi, Mariangela Amiconi, e Massa d’Albe, Nazzareno Lucci, incontreranno cittadini e associazioni martedì alle 19 nella sede provvisoria del Comune di Magliano per un confronto su queste importanti regole che rischiano, se applicate alla lettera, di mettere in crisi le attività ricettive e sportive nate nella Marsica occidentale.