Avezzano. Il 25 ottobre, l’autore dialogherà con Gianni Paris presso il Gran Caffè di Avezzano (nell’ambito del festival “6 giornate in cerca d’autore”, alle ore 18); il 26 la presentazione è prevista – a partire dalle 17 – presso la sede dell’Associazione Amici dell’Estuario a Capistrello, nella giornata delle Tradizioni popolari con Monica Menaguali e Mario Iacomini.
Con Manager/Politico – Politico/Manager aveva anticipato la “svolta” tecnocratica del governo Monti, con GeRussia “intuito” le inedite traiettorie strategiche tra Germania e Russia esemplificate nella pervicace difesa della grande opera energetico/infrastrutturale NordStream 1/2; Santangelo torna ora in libreria con un volume che individua e descrive i sintomi della crisi del mondo globale, delineando sempre più la nuova dinamica: alto vs. basso / centro vs. periferie, e soprattutto evocando “i cambi di paradigma” tecnologici che accelerano il “paretiano” ricambio delle élite.
L’impetuosa crescita economica della Cina, l’eredità dei neocon, le guerre in Afghanistan, in Iraq, in Libia e in Siria, le tensioni costanti in Africa e nel continente eurasiatico, le crescenti conflittualità di ordine religioso, i poderosi flussi migratori, il collasso delle istituzioni e delle pratiche multilaterali, le trasformazioni tecnologiche, l’internazionalizzazione dei mercati e le tempeste finanziarie.
Il volume cerca non tanto di definire o spiegare cosa sia la Globalizzazione – termine che compendia tutti i cambiamenti che stiamo vivendo – bensì di dar conto dei diversi tentativi di farlo, tratteggiando una mappa di questo mondo nuovo.
Un disegno incompleto, ma in cui già è già possibile riconoscere alcune tendenze di fondo.
L’impulso alla frammentazione, innanzitutto: la riscoperta delle identità particolari che si scontra con un orizzonte imperiale.