Avezzano. Manca tanto e in fin dei conti manca poco alle elezioni comunali che daranno alla città una nuova amministrazione dopo il commissariamento. Per questo in città è tutto un fermento tra gli incontri alla luce del sole – tra i bar e i ristoranti dove nessuno ti vede ma tutti ti vedono – e le riunioni carbonare nei “grottini” e nelle sedi fuori città.
La distribuzione delle compagini, però, che dovrebbe essere alla base dell’organizzazione sembra essere ancora molto lontana. Se il centrosinistra sta cercando di ricompattare i democratici, i renziani e qualche gruppo di matrice civica, il centrodestra viaggia apparentemente compatto anche se in realtà le fratture sembrano essere parecchie.
Nei giorni scorsi, infatti, Forza Italia con il suo commissario, Gabriele De Angelis (ex sindaco di Avezzano) è sceso in piazza a Roma e si è fatto fotografare con l’altro rappresentante di Fi in città, Aurelio Giffi, e Armando Floris. L’ex consigliere provinciale, che nella campagna elettorale dello stesso De Angelis aveva fatto da mentore se ne sta seduto sulla sua sedia da prof. al lato del circo politico – mediatico. Che questa uscita pubblica possa essere il preludio di un passo in avanti verso una candidatura? Qualcuno lo sospetta, ma bisogna prima superare il test Lega più Fratelli d’Italia.
I tre partiti di centrodestra starebbero infatti lavorando insieme per una grande coalizione, ma chi ha il timone? Dalle ultime Fratelli d’Italia, con l’onorevole Filippo Piccone e il suo storico braccio destro Massimo Verrecchia, già onorevole e attuale capo segreteria di Marco Marsilio, starebbero portando avanti una silente campagna acquisti e tra qualche mese saranno pronti a raccogliere il frutto del loro lavoro dimostrando, numeri alla mano, di avere una forza politica concreta in città.
L’apparente sodalizio, quindi, potrebbe sciogliersi al sole di primavera quando Fratelli d’Italia, che sta prendendo quota anche nella Marsica a danno di Forza Italia che contestualmente perde pezzi, presenterà il conto agli altri due e vorrà dire la sua forte anche del sostegno regionale. Solo in quel momento si saprà se Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si presenteranno uniti agli elettori o se la prima deciderà di cambiare strada anche alla luce di tanti piccoli sassolini nelle scarpe accumulati nella passata legislatura.