Avezzano. È stato ricusato il giudice, presidente del collegio, Alessandra Ilari, nel corso del processo sulle auto blu che vede tra gli imputati anche l’ex sindaco di Avezzano, nei panni di dirigente della provincia, Gianni Di Pangrazio. Il colpo di scena c’è stato ieri sera quando, davanti al tribunale dell’Aquila, i legali dell’ex primo cittadino di Avezzano e di altri imputati hanno chiesto la ricusazione del presidente del collegio.
Secondo l’accusa dei legali, il giudice avrebbe pronunciato durante l’udienza alcune parole che avrebbero fatto supporre una specie di anticipazione della decisione del giudizio, un giudizio che andrebbe a sfavorire gli imputati.
Ora però sarà la Corte d’Appello dell’Aquila che dovrà valutare l’attendibilità o meno di queste accuse.
Il processo è quello che vede imputato Di Pangrazio in relazione al presunto uso spregiudicato delle auto blu della Provincia (nei panni di dirigente) che la Procura gli ha contestato. A presiederlo è la presidente della sezione penale del tribunale dell’Aquila Alessandra Ilari. Il pubblico ministero è Stefano Gallo.
Insieme a Di Pangrazio sono imputate Maria Pia Zazzara di Pescina, Mario Scimia dell’Aquila, ora in pensione, la dirigente Paola Contestabile di Celano con l’accusa di peculato e Anna Maceroni, di Avezzano, dipendente pubblica.
Nelle udienze fino a ora tenute sono stati sentiti i testimoni tra i quali un poliziotto che ha seguito da vicino le indagini. L’udienza è stata poi aggiornata al primo ottobre quando saranno ascoltati altri testimoni.
Il collegio difensivo è formato dai legali Giovanni Marcangeli, Antonio Milo, Stefano Massacesi, Claudio Verini, Mario Guanciale, Roberto Verdecchia e Alessandro Benedetti.