Avezzano. Nel merito delle recenti discussioni sulla riapertura al traffico della piazza, dalla sua pagina Facebook, interviene, con una specificazione riguardante il PRG, l’Ing. Giancarlo Cardone, postando il Piano vigente stesso con particolare riferimento alle aree pedonali previste, segnalate dal color ciano.
“Le eventuali osservazioni contrarie (oggi anacronistiche, quanto formalmente tardive!) potevano e dovevano essere presentate in sede di formazione del Piano che, prima di essere definitivamente approvato (come prevede l’iter normativo), è passato ben due volte per il Consiglio Comunale (organo in cui si esprime la nostra democrazia cittadina).
Non pedonalizzare equivale a non rispettare il Piano, le Norme e la Legge; sarebbe come edificare là dove non è previsto o senza il rispetto di indici o distanze…Dura lex sed lex! Dunque, è sbeffeggiare il pubblico interesse! Sostenere il contrario è panem et circenses; ovvero, fare consapevolmente solo della demagogia spicciola!”.
“Ciò premesso – prosegue – un breve inciso: visto il declino registrato dal commercio cittadino da oltre un decennio, se questo non saprà reinventarsi nel breve/medio periodo per far fronte alle sfide della grande distribuzione e/o dell’e-commerce, assisteremo ad una semplice, quanto cruda, selezione naturale: o si chiuderanno le strade o si chiuderanno i negozi, tertium non datur! D’altronde, perché recarsi in Piazza, quando Amazon ci consente di acquistare comodamente da casa h24 e 7 giorni su 7 la stessa merce? Risposta: la socialità (e non i social), che si esprime vivendo le relazioni e la propria Città, partecipando magari ad eventi organizzati in spazi pubblici (ad Avezzano se ne organizzano sempre meno, laddove la COOP ne organizza mediamente uno/due al mese) oppure la ricerca di un prodotto di nicchia o di qualità indiscussa…L’isola pedonale non è una “pista per le pecore”, è uno spazio pubblico da vivere e condividere, se poi a chiederlo sono gli stessi fruitori dei servizi, qualcosa vorrà pur dire (che fine ha fatto il buon detto: “il cliente ha sempre ragione?”)!”.
“Detto ciò, il progetto di pedonalizzazione in corso va proseguito e spinto fino all’estensione prevista (almeno le tre mini isole su via Corradini), senza esitazioni e dannose improvvisazioni, i cui effetti sono spesso caotici (basta vedere l’errata gestione degli incroci). Allo stato attuale il progetto è monco: i decori (le chimere geometrizzate) presenti oggi solo agli incroci dovrebbero, in verità, proseguire sui due tratti adiacenti di via Corradini, creando un corso pedonale con effetto “tappeto decorato”, riconquistando così un senso formale e funzionale”.