San Benedetto dei Marsi. Quando nel marasma politico-amministrativo della Regione Abruzzo, della provincia di L’Aquila e dei comuni di Ortucchio, San Benedetto dei Marsi, Pescina e Trasacco, ancora non si scorge un orizzonte ben definito sulla soluzione del problema sicurezza della strada Cintarella, ecco finalmente farsi avanti il buonsenso.
Grazie alla disponibilità del personale tecnico addetto ai lavori di manutenzione stradale coordinati dal dirigente dell’ufficio tecnico del comune di San Benedetto dei Marsi e con il contributo dei lavoratori della Telespazio per l’acquisto di parte di sacchetti di catrame, si è infatti riusciti a chiudere tutte le buche più pericolose presenti sulla strada Cintarella.
Il Comitato dei Lavoratori per la Sicurezza Stradale della Cintarella, nell’esprimere il più vivo ringraziamento al dirigente dell’ufficio tecnico e al personale operativo del comune di San Benedetto che materialmente ha effettuato il lavoro, oltre a provvedere alla raccolta di ulteriori fondi a copertura del numero di sacchetti di catrame utilizzato, auspica però che a breve il segretario generale della provincia di L’Aquila, Paolo Caracciolo, comunichi gli esiti dell’attività svolta a seguito dell’incarico conferitogli a fine giugno dalla Commissione Viabilità della provincia di L’Aquila, riguardo il percorso giuridico-amministrativo per l’assegnazione definitiva della strada Cintarella alla provincia di L’Aquila e i relativi fondi per la totale messa in sicurezza.
Nell’attesa, si vuole ricordare a tutti gli enti sopra indicati che a tutt’oggi sono presenti tratti di strada senza guardrail sul lato canali e che persistono voluminosi ingombri di rovi ed erba alta i quali oltre a coprire i guardrail presenti riducono la visuale e restringono di fatto la carreggiata, in più punti gravata da asfalto disconnesso e disomogeneo.
Col passare del tempo, tutto questo (anche per la totale assenza di scoli d’acqua a seguito delle piogge) porta alla formazione di ulteriori buche pericolose poiché ampie e profonde, cui si aggiungono spesso ampi specchi d’acqua causati dai getti d’irrigazione fuori controllo, che creano tratti a forte rischio di acquaplaning.
Oltre il buonsenso, il Comitato dei Lavoratori per la sicurezza della Cintarella invoca ora la buona volontà da parte di tutti.