Magliano dei Marsi. Nella realizzazione degli eventi che “MarsicaMedioevale” propone nel percorso storico-culturale, una tappa d’interesse del percorso ghibellino è Magliano dei Marsi. Come le altre realtà del territorio, Magliano dei Marsi vanta antiche origini. Anche se alcuni reperti archeologici mostrano la sua presenza già in epoca romana, è solo nel 1250, quindi in epoca medievale, che compare il nome della cittadina marsicana nel “registro delle rendite”, in cui viene citata la chiesa di Santa Maria in Val Porclaneta.
Corradino di Svevia pianta il suo accampamento proprio nei territori di Carce (Magliano dei Marsi) attendendo il momento dello scontro, che lo vedrà perdente contro Carlo I D’Angiò nella Battaglia dei Piani Palentini. La manifestazione della rievocazione organizzata già lo scorso anno, con grande impegno, rinnova l’appuntamento a domenica, alle 17,30, quando si potrà ammirare il campo base del Principe ghibellino e partecipare al grande banchetto in suo onore, offerto dai nobili del posto.
“La Rievocazione storica dello scorso anno ha visto una grande partecipazione di pubblico”, commenta la sindaca Mariangela Amiconi, “il progetto “marsicaMedioevale 2.0” è un progetto che consente alle amministrazioni comunali, poste in rete, di far conoscere i propri territori oltre i confini regionali. Con l’arch. Lorenzo Fallocco, presidente del Centro Studi Culturali Carlo D’Angiò, si è aperta una collaborazione con gli altri comuni e addirittura tra le Regioni Abruzzo, Campania, Lazio. Una fattiva azione, basata sulla promozione storico-culturale, per il rilancio turistico.” Il nome di Magliano deriva dalla presenza, in epoca imperiale, di officine che lavoravano il ferro e costruivano armi. Infatti sullo stemma della città è riprodotto un fabbro nell’atto di lavorare, sull’incudine, il ferro rovente. Voce fuori campo sarà quella di Luca Di Nicola.