Cappadocia. E’ stata riaperta al culto la chiesa di San Biagio di Cappadocia dopo 10 anni. La chiesa era stata chiusa a causa dei danni del terremoto del 2009 che l’avevano resa inagibile. Sono stati due bambini Rinaldo e Salvatore D’Innocenzo, nati proprio nel 2009, anno in cui il terremoto danneggiò pesantemente L’Aquila e i paesi dell’intera provincia accompagnati da due ultra-ottantenni Lucia e Cecilia a compiere quel gesto tanto atteso da tutta Cappadocia. Dal 2009, infatti, la chiesa di San Biagio venne dichiarata inagibile e chiusa al culto.
Un danno inestimabile per la comunità religiosa del paesino della Marsica occidentale che ieri si è ritrovata per festeggiare l’inaugurazione del luogo sacro restaurato e di nuovo fruibile. Il parroco don Renato Ciccarelli insieme al comitato pro restauro ha organizzato un momento di festa per un giorno così importante. Una fiaccolata è partita alle 21.30 dalla chiesa di Santa Margherita con i santi patroni Margherita, Biagio e l’Assunta. Attraversando le strade e i vicoli del paese, in un clima di emozione e suggestione, i fedeli sono arrivati davanti alla chiesa di San Biagio e poi Rinaldo e Salvatore si sono fatti avanti e hanno aperto le porte insieme a Cecilia e Lucia, personalità storiche del paese.
Tutti i residenti e i turisti sono entrati e hanno ammirato con stupore quell’edificio sacro che, grazie all’intervento del ministero per i Beni e le attività culturali, è stato restaurato. Il tetto e il campanile sono stati rifatti completamente con il contributo del Mibact e l’impegno costante della parrocchia e del comitato nato spontaneamente in paese. Momenti emozionati impressi negli sguardi emozionati dei presenti che rimarrà nelle pagine della storia di Cappadocia