Avezzano. Sono dubbiosi in casa Fiom – Cgil per quanto riguarda l’accordo tra Wuxi Xichanweixin Semiconductor e LFoundry che si concretizzerà con l’arrivo di un nuovo partner nel sito avezzanese. La notizia che l’azienda cinese si occuperà della gestione del sito marsicano che conta circa 1.500 dipendenti al lavoro ogni giorno per produrre memorie e componentistica elettronica non è andata giù alle parti sociali della Fiom.
“Il 28 giugno la direzione aziendale LFoundry ha reso noto che il closing, atto conclusivo della vendita del 100per cento delle quote dell’azienda alla cinese Jiangsu cas-igbt Ltd, non sarebbe avvenuto, almeno in quella giornata”, hanno spiegato dalla segreteria Fiom – Cgil guidata da Elvira De Sanctis, “un nuovo soggetto infatti, la Wuxi Xichanweixin Semiconductor (nata 3 mesi fa), è subentrato alla Jiangsu facendo slittare la vendita al 19 luglio. Non vogliamo, oggi, esprimere giudizi sulle sostituzioni e sugli affiancamenti di soggetti al momento in corso ma ci preme ribadire la nostra preoccupazione riguardo la situazione industriale: cosa produrremo in questo stabilimento? Con quale configurazione? Per quali clienti e con quali prospettive future?”.
I rappresentanti della Fiom sono preoccupati perchè “si continua a parlare di vasta area di applicazioni ma questo è possibile solo con investimenti importanti e non con “nessun investimento” dichiarato durante la riunione in Confindustria del 3 aprile scorso. Ognuno di noi, al momento di investire del denaro, ha in mente un obiettivo su quanto l’operazione debba fruttare e nessuno, ragionevolmente, si sognerebbe di investire soldi ad occhi chiusi a meno di non averne da buttare. Allo stesso modo pensiamo e speriamo che i nuovi investitori conoscano perfettamente gli obiettivi industriali del sito marsicano, almeno loro”