Avezzano. Un fuori programma a poche ore dall’inaugurazione del nuovo cantiere di piazza Risorgimento riguarda lo spostamento delle panchine in marmo, una modifica però contestata dall’architetto progettista.
Il cantiere della piazza del centro della città è prossimo alla chiusura, infatti il restyling della piazza verrà restituito domani, alle 12, ai cittadini marsicani.
Nonostante le continue polemiche sulla chiusura del centro nel periodo precedente l’estate, precisamente il 1 aprile, spunta una nuova controversia, ossia quella delle nuove panchine in marmo installate nella centralissima via Corradini della città.
Un nuovo caso che sta alimentando polemiche. Il commissario prefettizio della città, Mauro Passerotti, insieme all’architetto e direttore dei lavori della pavimentazione della piazza, Giancarlo Cardone, ha infatti in questi giorni effettuato un sopralluogo per visionare lo status dei lavori.
Una mattinata di sopralluogo dettata però dalla richiesta di spostamento delle nuove panchine installate, che non sono previste dal piano progettuale dei lavori, lungo via Corradini.
Quattro blocchi in travertino installati al lato della via centrale che però stanno creando una vera e propria polemica.
Lo stesso Cardone, infatti, ha dichiarato di “non voler attenersi all’ordine di servizio”. Diversi i motivi, in primis il fatto che il progetto della riqualificazione della piazza di Avezzano “ha avuto l’approvazione della Soprintendenza”, ha spiegato, “quindi non può essere modificato a meno che non ci sia la presentazione ufficiale di una variante ai lavori”.
La nuova sistemazione delle nuove panchine, infine, oltre alla questione dei costi della progettazione, non permetterebbe ai mezzi di soccorso di transitare, cosa fondamentale per il fine ultimo dei lavori.
Una modifica che comporterebbe un ingente aggravio di spese per la città perché si andrebbe, di fatto, a modificare la riqualificazione in corso d’opera.
La piazza si presenta con un volto del tutto nuovo, ma soprattutto più accessibile e pedonale data l’assenza dei marciapiedi.