Civitella Roveto. Parte il cammino dell’accoglienza, 3 giorni alla scoperta della Valle Roveto. L’iniziativa, che partirà il 31 maggio e andrà avanti fino al 2 giugno, è finalizzata a ricordare gli avvenimenti che caratterizzarono la Resistenza e la Seconda Guerra Mondiale, fino alla Liberazione, ad Avezzano, Luco dei Marsi e nella Valle Roveto. Nei luoghi simbolo del “Cammino” negli scorsi anni è stata collocata una “scultura” ricordo realizzata dai ragazzi del Liceo Artistico di Avezzano sulla base di un bozzetto realizzato da un alunno della scuola media di Luco dei Marsi Il Cammino, nel ricordare l’eroismo dei singoli e l’altruismo delle popolazioni durante il periodo bellico, contribuisce a configurare la Marsica e la Valle Roveto come terra ospitale e costituisce lo strumento per una riflessione corale sull’attuale significato del termine “accoglienza”, alla luce dei nuovi scenari storico-culturali.
Il Cammino, oltre a rievocare importanti avvenimenti storici, mira a favorire la conoscenza del nostro territorio sotto l’aspetto naturalistico e culturale. E’ evidente, inoltre, che tutto ciò potrà costituire un volano per la valorizzazione turistica del comprensorio marsicano. Per questo motivo il “Cammino” è gestito in collaborazione con Terrextra, DMC Marsica. “Il Cammino” si articola in tre giornate di marcia, di agevole percorrenza. Al trekking parteciperanno gli alunni delle scuole coinvolte ed escursionisti provenienti da tutto il Centro-Italia.
L’iniziativa vede il coinvolgimento di 9 comuni (Avezzano, Balsorano, Canistro, Capistrello, Civita, Civitella, Luco dei Marsi, Morino; S. Vincenzo), di numerose Associazioni e degli studenti delle Scuole Medie e Superiori della Marsica. Gli studenti sono impegnati nella realizzazione di una ricerca documentale su “Cibo e territorio” e nell’elaborazione di dossier inerenti “l’accoglienza” e la cittadinanza attiva.
Il progetto permette, quindi, agli studenti di approfondire un periodo importante della nostra storia e gli aspetti naturalistici e culturali della nostra terra, nella convinzione che la conoscenza della propria storia e del proprio ambiente consente ai giovani di riscoprire radici e identità, elementi di significativa importanza per “navigare” con sicurezza nella modernità.