Immerso nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Villavallelonga è il luogo ideale per chi ama stare a contatto con il mondo della natura. #SpazioPolitica ha contattato il primo cittadino, Leonardo Lippa, per andare alla scoperta dei retroscena tra curiosità, progetti e ambizioni.
Quali sono stati i progetti più importanti realizzati durante questi anni di mandato?
Durante questi anni di mandato la nostra amministrazione si è concentrata sulla messa in sicurezza di diversi edifici comunali. Tra i più importanti rientra, naturalmente, la struttura scolastica. Su quest’ultima ci stiamo ancora lavorando: abbiamo a disposizione circa 300mila euro per realizzare ulteriori interventi legati alla sicurezza sismica, così da garantire una certa tranquillità sia agli studenti che alle rispettive famiglie.
Abbiamo provveduto successivamente alla sistemazione del centro storico. Qui si è reso funzionale un piccolo orto botanico: uno spazio dedicato a Loreto Grande, il quale si è fatto riconoscere per la salvaguardia di queste montagne e della nota faggeta vetusta, riconosciuta patrimonio naturale dall’Unesco.
Le aree interne soffrono sempre più spesso della carenza di fondi. Come fronteggiate questo problema? Credete che l’accorpamento dei servizi possa essere una buona soluzione?
Negli scorsi anni abbiamo puntato all’accorpamento dei servizi ma ciò non ci ha aiutato a risollevare la situazione. Per una serie di motivi, questo tipo di collaborazione lo si deve attuare con i paesi geograficamente più vicini. Abbiamo quindi lavorato con Collelongo e Trasacco. Quest’ultimo, in quanto paese più grande, ha “fagocitato” i più piccoli. I costi, quindi, invece di andare a ridursi sono aumentati.
Uno dei più grandi problemi del nostro Comune è che i dipendenti ci stanno pian piano abbandonando. Stiamo quindi puntando a diversi concorsi che speriamo vadano a buon fine. L’unica garanzia su cui Villavallelonga può fare affidamento è l’impianto fotovoltaico che ci assicura sicurezza per i prossimi 15 anni.
L’orso marsicano è da sempre una presenza costante nel vostro Comune. Quali azioni state intraprendendo a riguardo?
Villavallelonga è abituata alla presenza di orsi confidenti. Abbiamo quindi trovato una soluzione già anni fa. Possediamo un’ampia area faunistica: uno spazio che pur limitando libertà all’orso, gli garantisce una vita raddoppiata. Così è accaduto con Sandrino, il quale ha vissuto il doppio degli anni di un orso in libertà.
Quali sono i progetti che avete in mente di realizzare per il futuro e cosa si augura per il suo Comune?
Stiamo investendo molto su consulenze che ci permettano di ragionare su come portare economia in questi luoghi. Per il Comune mi auguro che venga sempre seguito un tipo di ragionamento turistico e che avvenga il recupero dei terreni incolti che riuscirà senza dubbio a valorizzare questi luoghi e a portare economia. Basti pensare che la faggeta vetusta ha 570 anni, gli orsi hanno sempre popolato il paese e il parco ha 96 anni: sono dell’idea che se questi territori sono stati conservati il merito è della popolazione che li ha vissuti.