Moglie condannata a pagare il mantenimento del marito e bambino affidato al padre. È quanto ha stabilito il tribunale di Avezzano riguardo a una vicenda che ha coinvolto una famiglia marsicana. Alla base della decisione ci sono diversi fattori tra cui la posizione economicamente più vantaggiosa della madre del bambino, una imprenditrice marsicana, rispetto a quella del padre, un operaio.
Ma la sentenza sarebbe stata adottata anche perché, nel corso di una perizia, disposta nel corso delle udienze, ha stabilito come il padre avesse una capacità genitoriale migliore della madre. Un fatto, quest’ultimo, che solitamente viene preso in scarsa considerazione visto che raramente il tribunale dispone delle perizie al riguardo. Viene quasi sempre dato per scontato che il bambino stia meglio con la madre, ma in questo caso non è andata così e l’epilogo è stato molto diverso dal solito.
Ad avviare l’azione legale era stata proprio la mamma, come avviene di solito, convinta probabilmente di ottenere gli alimenti oppure l’affidamento del bambino. Durante il processo, però, la questione ha cominciato a prendere una piega diversa. Nel corso delle diverse udienze sono stati valutati molti fattori e alla fine la decisione è stata alquanto contro corrente.
Il giudice del tribunale di Avezzano, Andrea Dell’Orso, ha infatti emesso un’ordinanza in cui ha stabilito l’affidamento del figlio minorenne al padre a cui ha assegnato la casa coniugale. Non solo. Il tribunale ha imposto alla madre di corrispondere al padre la somma di 250 euro al mese per il mantenimento del bambino, oltre alle spese straordinarie nella misura del 50 per cento, stabilendo il diritto di visita a favore della madre per tre giorni a settimana. Il padre, che è stato difeso dall’avvocato Rosita Di Lorenzo, ha invece ottenuto l’affidamento esclusivo del figlio, con il permesso della madre di visitarlo nei giorni stabiliti.