Avezzano. Controlli anti prostituzione a Montesilvano, 3 i clienti multati negli interventi del Nap: uno di loro è marsicano.
L’efficacia delle iniziative avviate dall’amministrazione comunale di Montesilvano contro la prostituzione produce gli effetti voluti, almeno a giudicare dal numero di sanzioni che il Nap, il Nucleo anti prostituzione, creato appositamente all’interno del corpo della Polizia municipale. Durante i controlli effettuati la scorsa settimana, infatti, sono state solo tre le persone multate, tutte in un’unica uscita. “Evidentemente le attività di prevenzione messe in campo si stanno rivelando utili”, spiega il tenente della Polizia municipale, Nino Carletti, “le tre persone multate sono, come sempre, tutte di fuori città: una di Casalincontrada, una di Avezzano e una di Palombaro. Oltre ai frequentatori, che dovranno pagare la multa, hanno ricevuto l’ordine di allontanamento due transessuali”.
Le multe per le persone che violano l’ordinanza del sindaco, la numero 69 del 2018, sono di 450 euro mentre l’ordine di allontanamento per le prostitute è in applicazione dei recenti decreti Minniti e Salvini. “La settimana scorsa sono stati montati e messi in funzione quattro pannelli luminosi che avvisano i cittadini dell’esistenza dell’ordinanza”, sottolinea il primo cittadino di Montesilvano, “noi, come amministrazione, stiamo facendo di tutto per ridurre il più possibile il triste fenomeno della prostituzione, soprattutto per rispetto di quelle povere ragazze buttate in strada, spesso dopo violenze indicibili; per evitare che cittadini e turisti debbano subire lo scandaloso mercato nelle strade che incide, indirettamente, anche sull’economia cittadina visto che porta a un notevole deprezzamento degli appartamenti ed è uno squallido marchio che squalifica l’offerta alberghiera delle nostre strutture”.
“Abbiamo creato il Nap, Nucleo anti prostituzione della Polizia municipale”, spiega il primo cittadino, “abbiamo attivato un numero di telefono dedicato, 085 4481650, a cui si possono segnalare episodi di sfruttamento delle donne e stiamo incrementando la presenza delle telecamere, per controllare ulteriormente le strade, anche da lontano. Continua infine, ma non certo per ultimo, il nostro supporto all’attività della comunità Papa Giovanni XXIII, i cui volontari – anche esponendosi a grandi rischi per la propria incolumità – vanno regolarmente nei luoghi dove ci sono le prostitute per cercare di convincerle a lasciare la strada riuscendo, dall’inizio della nostra convenzione nel 2015, a salvarne ben 11”.