San Vincenzo Valle Roveto. L’amministrazione comunale di San Vincenzo a Mignano Monte Lungo per ricordare i caduti della tragedia di Cannavinelle.
Era il 1952 quando, in una galleria tra il Molise e la Campania, ci fu un’esplosione e morirono degli operai che stavano lavorando per l’impianto di produzione di energia elettrica della società Meridionale Elettricità. Tra le 42 vittime ci furono 19 lavoratori abruzzesi, provenienti da Capistrello, Castelvecchio Subequo, Civitella Roveto, Manoppello, Morino, Pescosansonesco, San Vincenzo Valle Roveto, Tocco da Casauria e Villa Sant’Angelo.
I morti ieri sono stati ricordati dal primo cittadino, Giulio Lancia, che ha preso parte alle iniziative organizzate dal comune campano per ricordare la tragedia.
Il sindaco e il consigliere Sandro Di Rocco si sono recati personalmente a Mignano per ricordare tutte le vittime e in particolare quelle di San Vincenzo: Pietro Alfonsi, Giulio Lancia, Domenico Babusci, Amerigo Niscola, Vincenzo Ranieri ed Ettore Rucchia. Dopo una visita guidata alla mostra allestita dall’archivio storico dell’Enel “Per non dimenticare…” ieri mattina gli amministratori hanno attraversato in corteo il paese e sono arrivati alla lapide commemorativa per le vittime dove è stata deposta una corona.
Subito dopo c’è stata una messa nella chiesa di Santa Maria Grande e un incontro nel castello medievale con a seguire una cerimonia commemorativa.
Per l’occasione è stato presentato il libro “Cannivelle 25 marzo 1952 la memoria e ricordo” di Pasquale Lombardi. Nel pomeriggio, poi, il sindaco Lancia insieme al primo cittadino del paese in provincia di Caserta, Antonio Verdone, sono partiti alla volta dell’imbocco della galleria dove avvenne la tragedia. Sul luogo della memoria è stata deposta una corona d’alloro per ricordare i 42 morti.